Tecnologia

Data center: Nuove regole in arrivo con permessi comunali semplificati!

2025-01-01

Autore: Giulia

5' di lettura

A partire da gennaio 2025, i data center italiani, attualmente classificati come edifici industriali generici, avranno finalmente un codice Ateco dedicato. Questo codice, una combinazione alfanumerica che identifica l'attività economica, semplificherà notevolmente la richiesta di permessi presso i comuni. Quest’anno segnerà anche l’arrivo della prima legge nazionale specifica per queste infrastrutture cruciali per l’economia del Paese.

Sherif Rizkalla, presidente dell’Associazione Italiana Data Center (Ida), ha spiegato: «Questo codice Ateco, sviluppato con l'Istat e in accordo con l'Unione Europea, rappresenterà la maggior parte delle attività che un data center porta avanti. Sebbene non venga ancora riconosciuta l'attività immobiliare, sono fiducioso che il passaggio finale sarà realizzato attraverso la legge nazionale che sta nascendo da varie proposte di legge attualmente in discussione». In effetti, per il 2024 sono in cantiere quattro proposte di legge da parte di Azione, Lega, Fratelli d'Italia e Partito Democratico, tutti miranti a dare un riconoscimento ufficiale al settore e a standardizzare regole e tempistiche.

Nel corso di un auditorium presso la Camera dei Deputati a metà dicembre, in cui l'Ida ha partecipato con altre associazioni e aziende del settore, sono emerse chiari segnali verso lo snellimento delle procedure di permessi e la definizione di scadenze fisse. Rizkalla sottolinea: «È fondamentale che non ci siano incognite per gli investitori desiderosi di realizzare un data center, sia che si trovino in Piemonte o in Calabria.»

Oltre agli sviluppi normativi, il 2025 porterà importanti evoluzioni in due aree chiave: intelligenza artificiale ed efficienza energetica. Rizkalla prevede che gli investimenti nel settore potrebbero raggiungere i 15 miliardi di euro entro il 2028, con un 10-15% di queste risorse destinate a strutture appositamente progettate per gestire l'intelligenza artificiale, dotate di capacità di calcolo da 100 a 150 megawatt. Attualmente, l'Italia non dispone di strutture pronte a supportare l'IA, ma tra i circa 50 progetti previsti tra il 2025 e il 2026, da quattro a sei saranno specificamente destinati a tale esigenza.

A oggi, il settore del data center è in forte espansione e si prevede che contribuirà alla crescita economica, all'innovazione e all'occupazione. Con l'aumento della digitalizzazione, è cruciale che l'Italia si allinei con gli standard internazionali e sfrutti al meglio il potenziale offerto dall'impatto dell'intelligenza artificiale. La sfida, ora, sarà quella di gestire questi cambiamenti in modo sostenibile, mirando a un sistema integrato di raffreddamento e teleriscaldamento, per ottimizzare l'efficienza energetica e minimizzare l'impatto ambientale.