Dal Concordato al Taglio IRPEF del 2025: Cosa Aspettarsi nel 2024
2024-12-31
Autore: Maria
Il 2024 si è rivelato un anno cruciale per le questioni fiscali in Italia, con il concordato preventivo biennale che ha dominato le discussioni. Introdotto con il DLgs n. 13 del 12 febbraio 2024, il concordato è stato presentato come uno strumento per combattere l’evasione fiscale e semplificare le dichiarazioni dei redditi. Tuttavia, ha suscitato molte polemiche e dubbi tra i lettori, con ben il 79% di coloro che hanno partecipato a un sondaggio che l'hanno bocciato all’inizio della sua introduzione.
Il consenso popolare ha in effetti mostrato una crescente aspettativa per un nuovo taglio dell'IRPEF previsto per il 2025, ma questo obiettivo si è rivelato difficile da raggiungere. Con la chiusura della seconda finestra di adesione al concordato il 12 dicembre, si stimano entrate di soli 1,6 miliardi di euro, insufficienti per il taglio dell’aliquota IRPEF dal 35% al 33% o per estendere il secondo scaglione a 60.000 euro, un intervento che richiederebbe 2,5 miliardi di euro.
Il clima fiscale è quindi in stallo, mentre la maggioranza degli italiani, il 71% secondo un’indagine condotta attraverso diverse piattaforme, chiede una revisione delle regole di calcolo delle tasse.
Un aspetto positivo del 2024 è rappresentato dalle novità introdotte nel modello 730 precompilato. Dopo un avvio problematico, caratterizzato da errori e malfunzionamenti del sistema, una maggiore integrazione dei dati ha portato a una promozione dell’uso del modello 730 da parte dei lettori, con il 77% che ora lo considera una modalità pratica e rapida.
Le discussioni sulla riforma fiscale hanno anche fatto emergere ipotesi più audaci, come l’utilizzo dei dati sui social per i controlli fiscali. Nonostante le promesse, questo approccio non ha ancora trovato una sua concreta applicazione.
Infine, il tema della rottamazione delle cartelle esattoriali continua a essere caldo, con interventi estivi accolti con favore dai cittadini. La definizione agevolata ha dimostrato di essere un tema di grande interesse e necessità per molti italiani.
In conclusione, il 2024 ha visto un'ampia varietà di opinioni su questioni fiscali cruciali. Se il desiderio di un nuovo taglio dell'IRPEF rimane forte, l'incertezza economica e le risorse limitate potrebbero mettere a dura prova le promesse del governo, portando a interrogativi su come affrontare le sfide fiscali future.