Dakar: Il co-pilota di Al-Attiyah svela i segreti della maratona di 48 ore
2025-01-06
Autore: Luca
Edouard Boulanger rivela che la maggiore sfida è stata la visibilità ridotta. Attualmente, l'equipaggio della Dacia Sandrider si trova in terza posizione nella classifica generale della Dakar.
Siamo al km 630 della tappa soddisfacentemente lunga di 48 Ore Crono. Al bivacco numero E, il quinto dei sei previsti lungo questa maratona di 958 km che si svolge in due giorni, hanno fatto sosta una ventina di auto e altrettante moto. Solo i migliori piloti di entrambe le categorie hanno raggiunto questa tappa, dimostrando l'eccezionale difficoltà di questa speciale. La prima Dacia a raggiungere il bivacco, chiuso alle 16:55 ora locale, è stata quella di Al-Attiyah e Boulanger, terzi dietro la Mini di Chicherit e la Ford di Ekstrom.
Boulanger ha affermato: "Questa è stata una tappa interminabile. Siamo partiti dal bivacco alle 7:00 e siamo arrivati a quello per la notte alle 17:00. Dieci ore rimanendo in movimento senza fermarci mai".
Ma quali sono state le vere difficoltà?
"Le dune erano complesse a causa del vento e della visibilità ridotta. Siamo stati colpiti da tutto ciò intorno alle 12:30, e la navigazione è stata incredibilmente complicata. I pericoli si nascondevano ad ogni angolo. Siamo arrivati senza troppi danni, quindi possiamo ritenerci fortunati".
Le vetture in gara erano visibilmente preoccupate per il grado di selettività già al secondo giorno di gara. Hanno avuto problemi nella prima parte rocciosa?
"Fortunatamente sì, ma abbiamo dovuto cambiare le gomme al CP1, visto che era consentito per le quattro ruote".
La tappa non è stata priva di colpi di scena, tra cui l'incidente di Carlos Sainz. Come vi siete comportati in quel frangente?
"Eravamo poco dietro di lui quando ha fatto un salto. Non ci siamo fermati perché abbiamo visto che l'equipaggio era riuscito a uscire dalla macchina. Dal momento che stavano bene, abbiamo deciso di continuare la corsa. Credo che poi sia stato un compagno di squadra a fermarsi ad aiutarlo".
C'era tensione prima di questa difficile 48 Ore?
"Certo, come in ogni partenza. La tensione è sempre presente, ma fa parte del gioco. Siamo pronti ad affrontare qualsiasi sfida ci si presenti".
Concludendo, la Dakar è un’esperienza unica e straordinaria, una combinazione di abilità, resistenza e, soprattutto, determinazione. Gli equipaggi continuano a superare ostacoli nella speranza di raggiungere il traguardo finale, testimonianza del loro spirito indomito!