
Crosetto avverte: "Il mio compito è proteggere l'Italia e difendere anche Conte"
2025-03-29
Autore: Sofia
Guido Crosetto, Ministro della Difesa, ha espresso le sue idee chiare su temi cruciali che spaziano dall'Ucraina al riarmo europeo, intervenendo al secondo congresso nazionale di Azione. Durante il suo discorso, ha colto l'occasione per rispondere a chi sfrutta le tensioni internazionali per ottenere consensi politici, indicando chiaramente il suo obiettivo: "Il mio compito è evitare che sull'Italia cadano bombe. Dobbiamo essere nelle condizioni di difenderci. La difesa non è una questione di destra o di sinistra, ma appartiene a tutti. Io lavoro anche per difendere Giuseppe Conte".
Crosetto ha poi criticato l'attuale panorama politico italiano: "Negli ultimi anni, l'idea di una politica che fosse sempre contraria ha prevalso, non si basa su un reale confronto di idee, ma su slogan. È triste vedere persone che, in altri contesti, avrebbero avuto una carriera minore, arrivare a governare il Paese".
Passando al dossier difesa, il Ministro ha chiarito che il governo sta rispettando gli impegni internazionali assunti anche da precedenti amministrazioni: "Non sono io a decidere se avere più militari, ci sono folli in Italia che pensano di eliminarmi pensando di risolvere il problema della Difesa, ma questo non è accettabile in democrazia". Ha anche sottolineato che, riguardo al dibattito sulla difesa europea, è attualmente del tutto assurdo parlare di un intervento in Ucraina: "Finché non ci saranno condizioni per la pace - che non definiamo noi né l'Europa - non possiamo decidere il nostro intervento in Ucraina".
Crosetto ha infine mostrato ottimismo riguardo alla creazione di una coalizione internazionale quando le condizioni lo permetteranno, e ha auspicato un rafforzamento dell'Onu, che negli ultimi anni ha visto perdere autorevolezza. Egli ha infine sollevato una questione importante: l'Italia dovrebbe considerare investimenti significativi nel settore della difesa, con una proposta di arrivare al 5% del Pil, per garantirsi un'autonomia e sicurezza adeguate, simile a quanto proposto da altri Paesi europei.