
Crisi della moda in Italia: chiudono 18 negozi al giorno!
2025-03-24
Autore: Maria
Ogni giorno in Italia assistiamo a una vera e propria emorragia nel settore della moda: ben 18 negozi di moda e abbigliamento chiudono le loro porte. Questo dato allarmante è stato reso noto dalla Federazione Moda Italia-Confcommercio durante un incontro a Courmayeur, in cui sono state analizzate le sfide attuali del settore. Rispetto agli ultimi cinque anni, in cui la media si assestava a 13 chiusure al giorno, il deterioramento della situazione è evidente. Il risultato è un totale di oltre 23.322 negozi chiusi e più di 35.000 posti di lavoro persi nell'ultimo anno.
La crisi del settore moda è influenzata da molteplici fattori, tra cui la crescente competitività dell'e-commerce e un calo generale dei consumi. Nel 2024, il saldo dei negozi in chiusura ha registrato un drammatico -4,2% rispetto all'anno precedente, e i dati dei saldi invernali del 2025 hanno mostrato un'ulteriore flessione dei consumi, scesi del 5,5%. Circa il 60% delle aziende del settore ha registrato un crollo del fatturato.
La situazione è diventata insostenibile: il saldo tra nuove aperture e chiusure nel 2024 è altamente negativo, con una perdita netta di 6.459 negozi. Questi dati rappresentano un campanello d'allarme non solo per gli addetti ai lavori, ma per l'intera economia italiana, dato che il settore moda continua a essere un pilastro fondamentale, con 164.369 punti vendita attivi e quasi 300.000 lavoratori impiegati.
Quali sono allora le cause di queste chiusure? Prima di tutto, i rivenditori di moda devono affrontare sfide innovative senza precedenti: la sola presenza fisica non è più sufficiente per garantire la sopravvivenza. È cruciale, ad esempio, cogliere le opportunità dello “shopping tourism”, approfittando della recente riduzione della soglia del tax free shopping, che è scesa da 154,96 euro a 70 euro. Le attività che hanno saputo adattarsi a questo cambiamento hanno visto un'impennata del 54% nelle transazioni.
Inoltre, la contrazione generale dei consumi, pari al 10% negli ultimi cinque anni, ha pesato notevolmente sul settore. Le strategie commerciali aggressive e spesso poco in linea con il mercato, adottate dai fornitori, hanno aggravato ulteriormente la situazione. È quindi fondamentale una richiesta al Governo per l’adozione di misure di tutela in favore di un settore strategico per l’economia italiana, prima che siamo costretti a dire addio a molte delle nostre icone della moda.