
Criptovalute e Fisco: L'Italia Alla Ricerca di Soluzioni per Evitare la Fuga di Capitali
2025-09-11
Autore: Matteo
Un Momento Cruciale per le Criptovalute in Italia
La recente manovra finanziaria ha segnato una svolta decisiva per il panorama delle criptovalute nel nostro Paese. Inizialmente, il governo aveva previsto un'imposizione fiscale del 42% sulle plusvalenze da asset digitali, una scelta che avrebbe potuto mettere in ginocchio l'industria locale. Tuttavia, grazie a un vivace dibattito parlamentare che ha coinvolto attivamente gli operatori del settore, si è riusciti a ridurre l'aliquota al 26%, allineandola con altri strumenti finanziari. Ma attenzione: nel 2026 il tasso salirà al 33%, lasciando un velo di incertezza tra gli investitori.
Un Fisco Punitivo per gli Investitori Italiani
In aggiunta a questo fardello, dal 2022 è stata introdotta un'imposta patrimoniale del 2 per mille, una misura senza pari in altre nazioni europee. Di conseguenza, gli investitori italiani che detengono criptovalute direttamente si trovano in una posizione svantaggiata rispetto a chi investe tramite ETF, i quali, sebbene tassati al 26%, non beneficiano di commissioni più basse. Insomma, chi sceglie la detenzione diretta è penalizzato.
La Competitività dell'Industria Fintech Italiana in Danger
Le fintech italiane sono anche alle prese con costi sempre più elevati per ottenere le licenze richieste dalle normative MiCAR e PSD2, come ribadito da Banca d'Italia. Questi oneri comportano significativi investimenti in termini di capitale e governance, aumentando le barriere all'ingresso e soffocando la concorrenza. Di fatto, questa situazione sta causando la fuoriuscita di capitali e talenti innovativi, lasciando le startup italiane vulnerabili a acquisizioni da parte di investitori esteri.
Un Appello alla Collaborazione per il Futuro delle Criptovalute
Sebbene si possa dibattere sulle motivazioni dietro questa direzione, è evidente che l'atteggiamento troppo cauto di alcuni ministeri sta alimentando la fuga di capitali. La prossima legge di bilancio offre un'importante opportunità per riconsiderare la strategia fiscale nei confronti del settore cripto. È urgente una collaborazione efficace tra governo e operatori per trovare soluzioni che eliminino l'incertezza fiscale del 2026 e preservino la competitività dell'Italia nel contesto globale.