Coppia gay aggredita a Capodanno: Roma si mobilita contro l'omofobia!
2025-01-03
Autore: Marco
Aggressione Inaccettabile
“Subire un'aggressione per essersi tenuti per mano con la persona amata è un atto inaccettabile!” Queste le parole di Marilena Grassadonia, coordinatrice dell’Ufficio Diritti Lgbt+ di Roma Capitale, che insieme al presidente della Commissione Pari Opportunità del Municipio V, Filippo Riniolo, ha subito condannato l’odiosa aggressione avvenuta al Pigneto la notte di Capodanno. Due ragazzi gay sono stati brutalmente picchiati da un gruppo di una decina di persone solo per essersi mostrati affettuosi in pubblico.
Solidarietà e Mobilitazione
Grassadonia ha ribadito l'impegno delle istituzioni: “Nella nostra città non c’è spazio per tali atti. Con il sindaco Roberto Gualtieri, continueremo a lavorare per promuovere l’educazione al rispetto delle diversità.” Questo avvenimento ha scosso anche il municipio V, che aspirava a diventare il “municipio dei diritti”. Il minisindaco ha dichiarato: “Qui non tolleriamo la violenza omotransfobica. Siamo vicini ai ragazzi aggrediti e ci impegniamo a garantire che i responsabili siano assicurati alla giustizia.” In risposta all'aggressione, è stato organizzato un presidio di solidarietà per sabato 4 gennaio, promettendo che le istituzioni non rimarranno passive. “Lotteremo contro ogni forma di odio e violenza,” ha aggiunto Riniolo.
Il PD e le Istituzioni si Uniscono
La condanna all’accaduto è giunta anche dal Partito Democratico, che ha espresso la propria solidarietà verso le vittime: “Non ci lasceremo intimidated da queste azioni vigliacche!” ha affermato Enzo Foschi, segretario della sezione romana del PD, esprimendo la determinazione a mantenere Roma come una città di libertà e rispetto. Anche Svetlana Celli, presidente dell’Assemblea capitolina, ha sottolineato l'urgenza di “azioni concrete quotidiane” per proteggere i diritti di ogni cittadino, ampliando l’educazione al rispetto e alla diversità fin dalle scuole.
Attacchi Politici e Ripercussioni
Tuttavia, l’aggressione ha messo in luce anche un contesto politico preoccupante. Michela Califano, consigliera regionale del PD, ha sottolineato come certi atteggiamenti da parte della destra alimentino un clima di odio. In effetti, è difficile ignorare che l’assenza di leggi adeguate contro i crimini d’odio possa incoraggiare simili comportamenti. Le voci di protesta non si fermano qui. Gli esponenti del M5s si sono uniti all’appello per una maggiore protezione delle persone LGBTQ+, chiedendo le istituzioni a prendere iniziative decisionali. L'Anpi ha espresso la ferma condanna delle violenze, chiedendo pene severe per i responsabili e segnalando anche l’assurdità che le vittime siano dovute recarsi a piedi al pronto soccorso, a causa della mancanza di ambulanze.
Conclusione
Infine, Mario Colamarino, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, ha messo in guardia: ciò che è successo a Roma non è solo frutto del caso, ma il risultato di un clima di intolleranza lungamente alimentato. “Le azioni violente si sviluppano in un contesto dove la discriminazione viene normalizzata,” ha avvertito. La comunità di Roma si mobilita, e il presidio di sabato è non solo un atto di solidarietà, ma una ferma dichiarazione contro l’omofobia. Roma è una città che non accetta la violenza e pretende di essere un luogo di accoglienza. Unitevi alla lotta, perché l'amore non ha paura!