Accuse, vendette e imboscate: la maggioranza guidata da Ursula von der Leyen sembra sul punto di implode.

I gruppi politici concordi sulla carta tremano per le possibili coltellate alle spalle dei loro alleati, mentre gli scontri interni minacciano di compromettere l'intera formazione della nuova Commissione Europea.

La tensione è esplosa durante le audizioni dei vicepresidenti esecutivi, dove la figura di Raffaele Fitto si è trasformata in un catalizzatore di conflitti, in particolare all'interno dei Socialisti.

Questi ultimi temono per la loro rappresentante spagnola all'Ambiente, Teresa Ribera, che potrebbe essere ostacolata da alleanze inaspettate tra i Patrioti e il PPe, il partito popolare europeo.

Dopo lunghe ore di negoziazioni e anticipazioni circolanti in modo informale, la decisione di posticipare indefinitamente gli evaluation meetings ha colto di sorpresa molti, segnando un evento senza precedenti nella storia dell'Unione Europea.

Questo rinvio nervoso è causato da un ambiente politico reso teso da veti incrociati e da un timore palpabile di conflitti interni.

Mentre le audizioni inizialmente si sono svolte senza particolari problemi, ora la questione si fa seria, con i partiti e i principali Stati membri che sentono di avere tutto in gioco per definire la loro influenza nella prossima Commissione.

Il clima è ulteriormente inasprito dalla candidatura di Fitto, la cui approvazione tra i Socialisti, i Liberali e i Verdi si prospetta complicata.

La reazione dei Popolari, il più grande gruppo politico europeo, è stata chiara: "Se salta Fitto, salta anche Teresa Ribera".

Questo gioco di potere segnala una frattura profonda nelle alleanze politiche, mentre il rischio di imboscate da destra contro Ribera diventa una possibilità concreta sotto la pressione delle opposizioni spagnole.

Per la prima volta nella storia dell'UE, l'agenda della Commissione è stata stravolta; di solito, si vota subito dopo le audizioni.

Tuttavia, posticipando le decisioni sui sei vicepresidenti inclusi Fitto e Ribera - insieme a Kaja Kallas, Roxana Minzatu, Stephane Sejourné e Henna Virkkunen - la maggioranza spera di evitare un conflitto diretto.

La coordinatrice del Movimento 5 Stelle, Valentina Palmisano, ha denunciato le manovre invisibili che si svolgono dietro le quinte: "Non partecipiamo a questi giochi di potere".

Questo clima di sfiducia che si respira all'interno della maggioranza europea potrebbe portare a un rimescolamento delle alleanze e influenzare profondamente la futura conduzione della Commissione von der Leyen.

Riuscirà Ursula a mantenere unita la sua squadra o i tradimenti interni segneranno la sua fine? Rimanete sintonizzati per scoprire come si svilupperà questa saga politica!