"Come ho tradito la Cia", la spia che ha svelato i piani di Israele contro l'Iran
2025-01-19
Autore: Giulia
Un ex analista della CIA, la principale agenzia di intelligence degli Stati Uniti, è stato arrestato il 12 novembre in Cambogia dall'FBI nell'ambito di un'indagine sulla fuga di documenti top secret avvenuta ad ottobre. Questi documenti rivelavano i dettagli dei piani d'attacco di Israele contro l'Iran. Asif Rahman, 34 anni, era in servizio presso la CIA dal 2016 e lavorava all'estero quando è stato arrestato.
La sua condotta è stata duramente criticata. "Rahman ha tradito la fiducia non solo delle autorità americane, ma di ciascun cittadino che si fida nel nostro sistema di sicurezza nazionale. Ha condiviso illegalmente informazioni classificate che aveva giurato di proteggere", ha dichiarato Matthew Olsen, assistente del procuratore generale per la sicurezza nazionale. Rahman ha ammesso la sua colpevolezza su due capi d'accusa, ciascuno punibile con fino a dieci anni di reclusione. La sentenza è prevista per il 15 maggio.
I documenti rivelati sono stati diffusi tramite Telegram e comprendevano, tra l'altro, analisi delle immagini satellitari fornite dalle agenzie federali statunitensi. Alla fine di ottobre, in risposta a un attacco che ha visto il lancio di circa 200 missili dall'Iran verso il territorio israeliano, Israele ha intensificato le proprie operazioni militari. Tali attacchi sono stati descritti dalla Repubblica Islamica come vendetta per gli attacchi israeliani che hanno causato la morte del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e di un generale iraniano di alto rango, Abbas Nilforoushan. Inoltre, Israele è sospettato di aver orchestrato l'assassinio di Ismail Haniyeh, ex leader del movimento palestinese Hamas, a Teheran.
Questa rivelazione ha sollevato interrogativi non solo sulla sicurezza delle informazioni sensibili, ma anche sulle ripercussioni geopolitiche in un contesto già di per sé teso tra Israele e Iran. La questione si complica ulteriormente dalle recenti alleanze regionali e dai cambiamenti nella strategia diplomatica degli Stati Uniti in Medio Oriente. La cattura di Rahman potrebbe quindi avere conseguenze significative, non solo per la sicurezza nazionale americana, ma anche per il futuro delle relazioni internazionali nella regione.