Le proteste a Columbia a sostegno della causa palestinese non accennano a diminuire e, purtroppo, si stanno intensificando le tensioni con le forze dell'ordine. Nelle ultime settimane, si sono verificati numerosi arresti di manifestanti durante le dimostrazioni pacifiche che chiedono giustizia e diritti per il popolo palestinese.

Le autorità locali hanno giustificato l'uso della forza con la necessità di mantenere l'ordine pubblico, ma i manifestanti sostengono che le loro richieste siano legittime e che la repressione sia un modo per soffocare la libertà di parola. Mentre alcuni gruppi di attivisti denunciano la condotta delle forze di polizia, altri cittadini si uniscono alle proteste, spinti da un crescente senso di solidarietà internazionale.

Inoltre, il dibattito è acceso anche sui social media, dove si stanno diffondendo hashtag come #JusticeForPalestine e #ColumbiaProtests. Questa mobilitazione ha attirato l'attenzione anche di artisti e celebrità, che hanno espresso il loro supporto attraverso dichiarazioni e video sui loro canali. Si stima che diverse migliaia di persone continueranno a scendere in piazza finché non ci sarà un cambiamento significativo.

Le istituzioni universitarie a Columbia stanno anche organizzando eventi e dibattiti per sensibilizzare più persone potenzialmente interessate a comprendere il conflitto e l’importanza delle questioni di giustizia sociale legate a questo tema. Questo clima di fervore civico dimostra come la questione palestinese stia diventando sempre più centrale nel dibattito pubblico, non solo negli Stati Uniti, ma nel mondo intero.