Salute

Colesterolo alto: Nuove Linee Guida per una Diagnosi Cardiovascolare più Accurate

2025-04-01

Autore: Luca

L’ipercolesterolemia rappresenta una delle patologie più diffuse in Italia, colpendo oltre un italiano su quattro e contribuendo a una spesa sanitaria di circa 1,14 miliardi di euro all'anno. La Società Italiana di Cardiologia (SIC) e la Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica (SIBioC) hanno recentemente presentato un documento che propone una refertazione integrata per migliorare la diagnosi del rischio cardiovascolare associato a questa condizione.

Tra le novità principali, la refertazione automatica di valori critici, come C-LDL superiori a 190 mg/dL e trigliceridi oltre 890 mg/dL, permetterà un'identificazione tempestiva dell'ipercolesterolemia familiare e del rischio di pancreatite. Inoltre, verranno introdotti nuovi parametri, tra cui il colesterolo non-HDL e Apo B, per una valutazione del rischio più dettagliata, seguendo le ultime raccomandazioni scientifiche.

I referti includeranno anche valori target di colesterolo LDL specifici per ciascuna categoria di rischio, ed è prevista la possibilità di effettuare il profilo lipidico senza necessità di digiuno, fattore che faciliterà l'accesso agli esami e incentivando screening più diffusi anche in contesti non ospedalieri.

Il cambiamento è cruciale dato che l’ipercolesterolemia è uno dei principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari, responsabile di circa 5 milioni di casi in Italia e di un significativo carico per il sistema sanitario. Durante una conferenza svoltasi in Senato, si è sottolineato quanto sia strategico il ruolo dei laboratori nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, grazie anche al supporto della senatrice Elena Murelli.

Dati recenti riportano che più della metà della popolazione adulta in età lavorativa presenta un rischio medio-alto di sviluppare patologie cardiovascolari a causa dell'ipercolesterolemia, con il 60% dei pazienti che necessitano di interventi per eventi cardiovascolari evitabili. Tuttavia, oltre l'80% dei pazienti con storia di eventi cardiovascolari non raggiunge il target LDL raccomandato di 55 mg/dL.

In questo senso, l'aderenza ai trattamenti rimane critica: solo il 44% dei pazienti segue correttamente le terapie prescritte, ma migliorare questa adesione potrebbe portare a una riduzione significativa delle spese sanitarie, fino al 38%, grazie alla prevenzione di eventi critici come infarti e ictus.

La SIC e la SIBioC hanno evidenziato la necessità di adattare il sistema di refertazione alle nuove linee guida europee (ESC/EAS) per fornire un quadro chiaro e personalizzato dei rischi lipidici per ciascun paziente. "Migliorare la refertazione non è solo una questione di correttezza diagnostica, ma può realmente fare la differenza nel ridurre gli eventi cardiovascolari" ha affermato la senatrice Murelli.

La prevenzione primaria e la diagnosi precoce, seguite da incontri tempestivi per il trattamento, sono essenziali. Attualmente, con l'evoluzione della medicina e delle tecnologie disponibili, è possibile individuare precocemente i soggetti a rischio e avviarli a terapie efficaci per ridurre il rischio cardiovascolare.

È fondamentale comprendere che un valore standard di colesterolo LDL non è adatto a tutti. I medici dovrebbero adottare un approccio personalizzato, basato sul profilo di rischio di ciascun paziente, per garantire una gestione ottimale dell'ipercolesterolemia. Questo cambiamento nel paradigma della diagnosi e della refertazione è una pietra miliare per affrontare l'emergenza sanitaria rappresentata dall'ipercolesterolemia e migliorare così la salute pubblica.