Il 14 novembre, nelle sale italiane, Clint Eastwood potrebbe segnare un capitolo finale nella sua straordinaria carriera con "Giurato Numero 2". Questo film è descritto da molti critici come un 'addio da Oscar', tanto da essere considerato "perfetto". Tuttavia, il suo lancio negli Stati Uniti è stato inizialmente problematico: distribuito in meno di 50 sale e a rischio di una diretta uscita in streaming, la pellicola ha visto cambiare il corso della storia grazie ai giudizi entusiasti di critica e pubblico.

Warner Bros ha deciso di includerlo nella sua campagna promozionale per gli Oscar, a partire dall'importante riscontro ottenuto fuori dal mercato nordamericano, in paesi come Francia e Regno Unito, dove ha registrato incassi inaspettati. L'Italia è ora in attesa dell'uscita, con un grande interesse da parte di fans e appassionati del grande maestro del cinema.

"Giurato Numero 2" si distingue per una narrazione avvincente, priva di effetti speciali, ma ricca di una storia che mescola realtà e fiction in maniera incredibile. Protagonista del film è Justin Kemp (Nicholas Hoult), un ex alcolista riformato che si ritrova in tribunale come giurato in un caso di omicidio. La vittima, Kendall Carter, è stata trovata morta dopo un litigio con il suo fidanzato, James Sythe (Gabriel Basso), già noto per comportamenti violenti.

Ciò che rende complessa la situazione è la scoperta di Justin: sa che Sythe è innocente, ma si trova di fronte a un dilemma morale: come può mettere in dubbio l'accusa in un sistema giudiziario che sembra predisposto a condannare? La sua lotta per la giustizia diventa così non solo una questione legale, ma personale.

L'attrice Toni Collette interpreta il ruolo dell'avvocato dell'accusa, Faith Killebrew, che, impegnata in una campagna elettorale, preferisce ignorare la verità per arrivare a una condanna rapida. Justin, tormentato dai sensi di colpa, tenterà di convincere gli altri giurati a dar credito ai suoi dubbi, dando vita a discussioni infuocate e tensioni sempre crescenti.

Il film, un thriller psicologico che ricorda il classico "La parola ai giurati" di Sidney Lumet, si avvia verso un finale che promette colpi di scena straordinari. Eastwood, parlando della sceneggiatura di Jonathan Abrams, ha sottolineato l’importanza del dilemma morale rappresentato: "È intrigante vedere un personaggio affrontare scelte difficili in un contesto così pressante".

"Giurato Numero 2" non è solo un film, ma uno spunto di riflessione profonda su ciò che è giusto e sbagliato, sul confine tra moralità e legge. Eastwood invita il pubblico a riflettere: cosa faresti in una situazione del genere? Non perdere l'occasione di vedere questo capolavoro, che potrebbe rappresentare l'ultimo urlo di un gigante del cinema!