In un episodio che ha del clamoroso, la Russia ha lanciato un duro attacco contro il ministro italiano dello Sport, Andrea Abodi, durante un incontro a Rimini. Il motivo? La sua opposizione all'esclusione degli atleti israeliani dalle competizioni sportive internazionali.

"Sarebbe opportuno che le autorità italiane si astenessero dal fare dichiarazioni che distorcono il significato del loro compito," si legge nel post dell'ambasciata russa su Facebook, contestando aspersamente le parole di Abodi. Quest'ultimo, infatti, ha affermato che l'esclusione di Mosca è giustificata a causa delle azioni considerati "ben più 'cruenti'" della Russia.

L'ambasciata, incredula, ha definito queste affermazioni come un esempio di "doppiopesismo" da parte dei rappresentanti occidentali. Inoltre, la diplomazia russa ha messo in evidenza come gli sport debbano servire a unire le nazioni, non a dividerle, sottolineando che Abodi ha "iniziato alla grande, finendo miseramente".

Non solo: l'ambasciata ha anche criticato l'Italia per il suo ruolo nella crisi ucraina. "Vorremmo sapere come vengono valutati i dati ufficiali in Italia riguardo ai circa 14.000 civili ucraini morti e oltre 500 bambini uccisi o mutilati dal 2014 al 2022," hanno dichiarato, riferendosi a ciò che considerano un conflitto contro la popolazione russofona del Donbass.

"Nessuno in Occidente ha fatto qualcosa per fermare questo spargimento di sangue", hanno proseguito i diplomatici, senza mai menzionare l'esclusione degli atleti ucraini dalle competizioni internazionali.

In conclusione, l'ambasciata russa ha affermato che, al contrario, si sarebbe esercitata una forte pressione su Mosca, la quale si è sempre schierata in difesa della popolazione civile del Donbass, per cercare di porre fine al caos e alla guerra.