Finanze

Cina e Dazi: La Tempesta Perfetta

2025-04-28

Autore: Francesco

Un Doppio Colpo Fatale per i Produttori

I dazi stanno creando un vero e proprio cortocircuito per le aziende che operano in Cina. I produttori stranieri si trovano ad affrontare una sfida senza precedenti: devono far fronte a dazi esorbitanti sia per le esportazioni verso gli Stati Uniti che per le importazioni di materie prime da assemblare. Con tariffe del 145% sull'export verso gli USA e del 125% sulle componenti importate, la situazione è divenuta insostenibile.

Un Mercato Sottosopra

Giganti come Apple e Tesla, insieme a innumerevoli piccole imprese, subiscono la doppia imposizione. Queste problematiche non sono isolate: le aziende internazionali e le joint venture rappresentano quasi un terzo del commercio cinese. Nel 2022, i dati delle dogane cinesi rivelano che le società straniere hanno generato 980 miliardi di dollari in esportazioni e 820 miliardi in importazioni.

Shein Sotto i Riflettori: Prezzi Esplosivi!

Negli Stati Uniti, il colosso del fast fashion Shein ha fatto scalpore con l’aumento dei prezzi, riversando sugli acquirenti la maggior parte dei costi derivanti dai dazi. Gli incrementi variano dall'8% fino a un incredibile 377% a seconda del tipo di prodotto. Il prezzo medio degli articoli di bellezza, ad esempio, è schizzato del 51% dal 25 aprile, mentre i prodotti per la casa hanno visto un incremento medio di oltre il 30%.

Negoziati Sotto Tensione

Riguardo ai colloqui tra le due superpotenze, il clima è teso. Da Pechino, il silenzio è assordante, mentre il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha dichiarato che non si è discusso di un'apertura ai negoziati. Egli avverte che le attuali tariffe sono insostenibili per il business cinese, auspicando una possibile riduzione nel lungo termine.

Ottimismo Prudente dalla Casa Bianca

D'altra parte, la segretaria all'Agricoltura Brooke Rollins ha manifestato un cauto ottimismo, affermando che i dialoghi con la Cina sono quotidiani, coinvolgendo anche altri 99 paesi. Tuttavia, il presidente degli Stati Uniti ha annunciato la possibilità di riduzioni delle imposte sul reddito per coloro che guadagnano fino a 200 mila dollari l’anno, suggerendo che i dazi potrebbero non essere l'unica preoccupazione.