Intrattenimento

Christian De Sica: «Mio padre Vittorio perse tutto al gioco, gli prestai 250mila lire e tornò felice a giocare»

2024-11-06

Autore: Matteo

Cinquant'anni dalla morte di Vittorio De Sica

L'attore e regista moriva il 13 novembre 1974 a Neuilly-sur-Seine, sobborgo elegante di Parigi, all'età di 73 anni. Cinquant'anni dopo, suo figlio Christian De Sica lo ricorda con emozione, alternando momenti di gioia a quelli di dolore, senza tralasciare una punta di polemica: «Il nostro Paese tende a dimenticare i suoi maestri. Ho incontrato giovani che non conoscevano Vittorio, sapevano solo che era mio padre. Inoltre, è scomparso il premio a lui intitolato con scuse poco convincenti, come il fatto che costava troppo», ha dichiarato in un'intervista al Messaggero.

Il ricordo di papà Vittorio

«A 21 anni - racconta Christian De Sica - debuttai con uno spettacolo a Montecarlo, un evento speciale con ospiti illustri come il principe Ranieri, Grace Kelly e Gene Kelly, oltre alla presenza di mio padre e mia madre. Ero nervoso, ma alla fine il teatro esplose in applausi. Papà esclamò: “Posso morire tranquillo, lo sai fare”. Tuttavia, il giorno dopo si verificò un imprevisto.»

Christian torna a parlare di uno dei vizi più noti di suo padre: «Vittorio perse tutto al Casinò, così io gli prestai le 250mila lire guadagnate con il mio spettacolo. Lui tornò tutto felice a giocare. Se ci penso, mi commuovo ancora».

Un aneddoto che ha raccolto l'affetto e l'ammirazione del pubblico verso la figura leggendaria di Vittorio De Sica, non solo come regista e attore, ma anche come un uomo con le sue fragilità e passioni. La sua eredità nel cinema italiano è incommensurabile e rimane un riferimento per migliaia di artisti nel mondo. Con l'avvicinarsi del cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, ci si aspetta una serie di eventi commemorativi che celebreranno il suo straordinario contributo al panorama culturale italiano.