Chiarezza sull'energia: i costi da non sottovalutare tra illusioni nucleari e altre strade
2025-01-20
Autore: Alessandra
La crescita economica in Germania sta mostrando segnali di rallentamento, un fatto che avrà inevitabili ripercussioni sul resto d'Europa. Secondo quanto riportato da Dario Di Vico e Rita Querzè sul «Corriere della Sera» il 15 gennaio, la crisi dell'industria sarà avvertita in maniera significativa. Investire rimane l'unica strada per una ripresa effettiva, ma alle imprese servono certezze. Un elemento cruciale è il costo dell'elettricità: Nomisma Energia prevede che nel 2025 le bollette per le aziende aumenteranno del 15%, aggiungendosi ai rincari già subiti negli anni precedenti. Anche nel 2024, il prezzo dell'energia per le imprese italiane è stato costantemente superiore rispetto a quello delle aziende in Francia, Germania e Spagna, creando un divario importante.
Gas e strategie future
È interessante l'idea di trasformare l'Italia in un hub di distribuzione energetica per i Paesi produttori dell'Africa mediterranea, come delineato nel Piano Mattei del governo. Tuttavia, è fondamentale evitare gli errori del passato con il gas, riducendo drasticamente la produzione interna e diventando così dipendenti non solo dalla Russia, ma anche da altre nazioni. Inoltre, spingere sul nucleare senza considerare i lunghi tempi di sviluppo tecnologico rischia di perpetuare illusioni. Sebbene il nucleare sia un'opzione, ci si deve concentrare sui lunghi tempi necessari per il collaudo di reattori avanzati e sulla ricerca in corso nella fusione. Senza un quadro giuridico chiaro per la costruzione di nuove centrali, come promesso a dicembre ma poi rinviato, si prospettano incertezze.
Costi e ritardi di progetti nucleari
Il costo delle nuove centrali nucleari sta lievitando. Ad esempio, per l'impianto inglese di Sizewell, si è passati dai 20 miliardi di sterline previsti nel 2020 ai 40 miliardi attuali. Anche il progetto EPR di Flamanville in Francia ha preso tempo, collegandosi alla rete elettrica solo a dicembre 2024, con un ritardo di 12 anni e costi che hanno superato i 13 miliardi. Questi dati non devono dissuadere dal nucleare, ma piuttosto invitare a riflettere sulle tecnologie disponibili e sulle possibilità offerte dalle energie rinnovabili.
Per un futuro energetico sostenibile, l'Italia deve puntare su un mix energetico equilibrato, investendo sia in rinnovabili che in tecnologie innovative, senza dipendere da illusioni o promesse irrealistiche.