Un altro giorno, un'altra sfida per Tesla! Le tanto discussi batterie 4680, che Elon Musk ha promesso cambieranno il volto dell'industria automobilistica, secondo Robin Zengo, fondatore della potente azienda CATL, sono destinate al fallimento. CATL non è solo un gigante del settore, ma è anche il fornitore di molte batterie montate sulle Tesla, in particolare quelle prodotte nella fabbrica di Shanghai.

Secondo quanto riportato da Reuters, Zengo ha avuto un incontro rivelatore con Musk a Pechino, dove si sono confrontati su vari temi, tra cui l'ambizioso traguardo della guida autonoma che Tesla sta cercando di raggiungere. Tuttavia, Zengo non ha risparmiato critiche alle capacità di Tesla nella produzione di batterie, affermando: "Non sa come realizzare una batteria. È un esperto di chip e software, ma non di elettrochimica".

Le preoccupazioni riguardo le batterie 4680 non sono nuove. Negli ultimi mesi, si sono sollevate voci su possibili problemi nello sviluppo, e in passato si è ipotizzato che Tesla potesse abbandonare il progetto. Tuttavia, a ottobre, la situazione sembra essersi evoluta: Tesla ha annunciato lo sviluppo di quattro nuove varianti delle batterie 4680, destinato a modelli diversi, incluso il nuovo Cybercab. Questo segnale di determinazione arriva in un momento cruciale, poiché l'azienda ha recentemente celebrato la produzione di 100 milioni di celle 4680, dimostrando un impegno a lungo termine.

Inoltre, Tesla ha avviato la produzione di prototipi di celle 4680 con un rivestimento a secco del catodo, una tecnologia che potrebbe abbattere i costi di produzione e migliorarne l'efficienza. Nonostante i successi, Zengo ha ammonito che Musk tende a "promettere troppo" in merito alle tempistiche e che tale ottimismo eccessivo potrebbe essere motivato da un desiderio di spronare il suo team. La questione, quindi, resta aperta: riuscirà Tesla a superare queste sfide e portare a compimento il suo audace progetto? Solo il tempo lo dirà, ma le parole di Zengo gettano un’ombra sul futuro delle ambizioni di Musk.