Salute

Carenza di farmaci: Bruxelles pronto a rilanciare la produzione in Europa

2025-03-12

Autore: Marco

L'Unione Europea si trova ad affrontare una crisi senza precedenti in merito alla carenza di farmaci fondamentali. Oltre 200 medicinali cruciali, tra cui insulina, antibiotici, antiepilettici, paracetamolo, anestetici e vaccini sono al centro dell'attenzione. Questi prodotti non solo garantiscono un'assistenza sanitaria continua, ma sono anche vitali per la salute pubblica in Europa.

In un'importante svolta, la Commissione Europea ha approvato il Critical Medicines Act, una proposta legislativa innovativa che punta a incrementare la disponibilità di farmaci critici all'interno dell'Unione. Questa legge introduce una serie di incentivi per l'industria farmaceutica e stabilisce un nuovo coordinamento tra gli Stati membri, creando un gruppo di lavoro incaricato di prevenire la carenza di farmaci e la dipendenza da fornitori unici.

Ogni nazione dovrà sviluppare un piano nazionale per garantire l'approvvigionamento di questi medicinali, rivedendo i requisiti per gli appalti pubblici e identificando progetti strategici che necessitano di finanziamenti. Questo è un passo determinante per ridurre la dipendenza dall'Asia, in particolare da Cina e India, paesi che attualmente forniscono tra il 60% e l'80% dei principi attivi utilizzati nella produzione di farmaci essenziali.

Il nuovo regolamento europeo prevede una revisione completa delle norme relative agli appalti per i farmaci critici. Le nuove regole non si concentreranno più esclusivamente sul prezzo più basso, ma priorizzeranno fattori come la diversificazione della produzione. Nel caso in cui un Paese dovesse fare affidamento principalmente su un unico fornitore, dovrà adottare requisiti che favoriscano la produzione "made in Europe".

In aggiunta alla diversificazione della filiera, il regolamento mira a migliorare l'accesso a farmaci di interesse comune e a sviluppare partnership internazionali con nuovi paesi e regioni, sulla base di una richiesta di almeno tre Stati membri. Secondo il commissario europeo alla Salute, Oliver Varhely, priorità verrà data ai Paesi candidati e a quelli vicini, con l'intento di riportare la produzione di farmaci in suolo europeo.

Inoltre, ogni governo dovrà individuare progetti per canalizzare i finanziamenti statali ed europei, i quali avranno a disposizione procedure autorizzative accelerate, per ridurre la burocrazia. Questi progetti saranno considerati strategici se contribuiranno a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di medicinali critici all'interno dell'Unione Europea.

In un contesto sanitario globale in continua evoluzione, questa iniziativa rappresenta una risposta determinante per garantire la salute dei cittadini europei e la resilienza del sistema sanitario.