Capotreno Belga Intrappolato tra Lingue: Saluto Controverso Scatena Polemiche!
2024-12-20
Autore: Chiara
Giovedì scorso, Ilyass Alba, un controllore della compagnia ferroviaria statale belga (SNCB), è finito al centro di un acceso dibattito linguistico. Un passeggero di madrelingua olandese ha presentato un reclamo formale al Comitato permanente per la vigilanza linguistica (VCT) dopo che Alba lo ha salutato con un «goeiemorgen, bonjour»— cioè «buongiorno» in entrambe le lingue ufficiali del paese— mentre il treno si trovava ancora a Vilvoorde, in Belgio.
Questo episodio risulta particolarmente controverso poiché le rigide leggi linguistiche in Belgio stabiliscono che in quella specifica area, il personale dei treni deve comunicare esclusivamente in olandese. Solo all'interno della regione di Bruxelles, che dista meno di un minuto di treno da Vilvoorde, il saluto bilingue è consentito. In questo scenario, la scelta di Alba ha risultano in un chiaro superamento delle regole.
Il Belgio è un paese caratterizzato da una netta divisione linguistica, con circa il 60% della popolazione che parla olandese (fiamminghi) e il restante 40% che parla francese (valloni). Questa complessa situazione è testimoniata dalla presenza di scuole, ospedali e partiti politici distinti, ognuno dei quali si rivolge principalmente a un gruppo linguistico specifico.
A complicare ulteriormente le cose, i giocatori della nazionale di calcio belga comunicano tra di loro in inglese per evitare tensioni legate alle diversità linguistiche. Le differenze culturali e identitarie tra i fiamminghi e i valloni sono molto radicate, creando pericoli di incomprensione e conflitto che rendono spesso difficile la coesistenza.
Il ministro dei Trasporti belga, Georges Gilkinet, ha difeso il comportamento di Alba, sottolineando che un’applicazione così severa delle norme linguistiche complica il lavoro dei controllori. «Dovrebbero concentrarsi sulla corretta informazione dei passeggeri, e un saluto in due lingue non ha mai scandalizzato nessuno», ha dichiarato. D’altro canto, la SNCB ha chiesto una maggiore flessibilità nell'applicazione di queste regole, pur riconoscendo il diritto del passeggero di presentare un reclamo.
Politici di spicco, come Sammy Mahdi, presidente del partito conservatore CD&V, hanno espresso preoccupazione riguardo all'interpretazione della legislazione, avvertendo che minimizzare la questione rischia di compromettere l'esistenza stessa delle leggi linguistiche in Belgio.
Questa polemica non è solo un episodio isolato ma mette in luce le tensioni incessanti tra le comunità linguistiche del Belgio. Anche in un'epoca di crescente unità europea, la questione linguistica continua a rappresentare una sfida significativa per la società belga.