In un'innovativa iniziativa che sta nascendo in Toscana, i cani sono addestrati per rilevare all'olfatto l'arrivo di crisi ipoglicemiche nei bambini affetti da diabete, avvertendo in tempo i loro genitori. Questo progetto, che ha ricevuto un finanziamento di 250mila euro dalla Regione Toscana, ha come obiettivo quello di diventare un modello a livello nazionale.

I dettagli dell'iniziativa vedono la collaborazione della Scuola Cani Guida di Scandicci, dell'ospedale pediatrico Meyer e di altri enti locali, dimostrando così l'importanza di un approccio coordinato. Sono state selezionate cinque cucciole labrador, tra cui Lea, una labrador di due anni e mezzo, già assegnata a Michele, un giovane diabetico. La cucciola ha immediatamente dimostrato la sua intelligenza e sensibilità, riuscendo a percepire i segnali che preannunciano una crisi, portando serenità e gioia alla famiglia di Michele.

"Questo è un dono di Natale anticipato, che ha portato felicità e speranza nella nostra vita" ha spiegato la madre di Michele, sottolineando l'importanza del supporto emotivo e pratico che Lea offre alla loro quotidianità.

Tuttavia, nonostante l'entusiasmo che circonda questo progetto, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, esprime preoccupazione per l'assenza di regolamentazione nazionale riguardo ai cani da assistenza. "Siamo determinati a creare un precedente che possa portare alla definizione di linee guida nazionali per garantire standard elevati nell'addestramento e nell'utilizzo di questi animali".

Nel contesto di questa iniziativa, l'assessore alle politiche sociali, Serena Spinelli, ha evidenziato l'importanza di collaborare con strutture d'eccellenza come la Scuola Cani Guida, sottolineando la necessità di migliorare ulteriormente le competenze tecniche e scientifiche nel settore. Il progetto mira non solo a migliorare la qualità della vita dei giovani pazienti e delle loro famiglie, ma anche a ridurre i costi sociali legati alla gestione del diabete.

Grazie a queste iniziative innovative, il futuro per i bambini affetti da diabete e per le loro famiglie sembra più luminoso, con la speranza che sempre più cani come Lea possano portare amore e sicurezza a chi ne ha bisogno.