Mercoledì, la procura di Bruxelles ha rivelato i risultati delle analisi su alcune lettere pervenute negli ultimi mesi alle istituzioni del governo belga: al loro interno è stata trovata stricnina, un composto estremamente tossico, noto principalmente per il suo utilizzo come pesticida contro i roditori.

Questo potente veleno può essere letale se ingerito e provoca irritazione cutanea in caso di contatto. Tra le lettere pericolose, una era stata recapitata il 22 novembre all'ufficio del primo ministro Alexander De Croo, dove una funzionaria ha riportato ferite alle mani ed è stata immediatamente trasportata in ospedale per le cure necessarie. Altre due buste simili, entrambe contenenti la stessa sostanza mortale, sono state rinvenute rispettivamente il 20 novembre e il 9 dicembre presso il ministero dell'Interno.

Le autorità belghe hanno avviato un'indagine approfondita ma al momento non ci sono conferme riguardo a possibili collegamenti tra questi eventi allarmanti. Non è chiaro se si tratti di un singolo autore o di un gruppo organizzato.

Questa scoperta ha destato molta preoccupazione per la sicurezza delle istituzioni e ha spinto il governo a rivedere le misure di protezione in vigore. Inoltre, l'episodio ha sollevato interrogativi su come gestire minacce simili in futuro e sulla necessità di un sistema di sicurezza più robusto per le comunicazioni ufficiali.

La stricnina, utilizzata non solo nella lotta ai parassiti ma anche in altri contesti poco raccomandabili, ha portato gli esperti a lanciare un appello per una maggiore sensibilizzazione sui rischi legati a sostanze tossiche nonché sull'importanza di un pronto intervento in caso di incidenti. Sarà interessante seguire i prossimi sviluppi di questa inquietante vicenda.