Brutale aggressione contro una coppia gay a Capodanno: il Pigneto in preda all'odio
2025-01-03
Autore: Maria
Una serata che avrebbe dovuto essere di festeggiamenti si è trasformata in un incubo. La frase "Andiamogli a mena’" ha dato il via a un violento attacco contro Matteo e Sthepano, una coppia omosessuale che si trovava nel pieno della celebrazione di Capodanno a Roma, nel quartiere Pigneto. La coppia è stata aggredita mentre passeggiava mano nella mano, un gesto che purtroppo ha scatenato insulti pesanti e un pestaggio della durata di quindici minuti. Uno dei ragazzi ha subito danni tali da richiedere 25 giorni di prognosi.
In una serata chiaramente segnata dall'odio, la coppia è stata bersagliata da parole omofobe, come "fr**i di mer**", lanciati da un gruppo di giovani. I fatti sono avvenuti intorno alle 21:30 del 31 dicembre, mentre Matteo e Sthepano si dirigono verso una festa. Non si sono curati degli insulti, sperando di poter ignorare l'intolleranza. Ma la situazione è degenerata drasticamente.
Durante il ritorno a casa, attorno all'1:00, si sono trovati di nuovo davanti allo stesso gruppo. Gli insulti hanno ripreso a volare e uno dei giovani ha intimato: "andiamogli a mena’". Nonostante Sthepano abbia cercato di calmare gli animi, il gruppo è sceso in strada dando vita a una violenza brutale. Sthepano è stato aggredito, subendo calci e pugni. Un ragazzo, con una tuta e accento italiano, ha iniziato a picchiarlo.
Un video realizzato da Matteo durante l'aggressione non solo è stato distrutto dai ragazzi, ma l'hanno circondato e picchiato per impedirgli di documentare l'accaduto. In mezzo al caos, tre ragazze nel gruppo hanno tentato di fermare l'aggressione, esprimendo il loro disagio verso il comportamento del branco. Nel frattempo, un amico della coppia è riuscito a rifugiarsi dietro un'auto per mettersi in salvo.
Dopo l'aggressione, Sthepano, ridotto in condizioni critiche, è svenuto. Matteo ha cercato aiuto, ma non è riuscito a contattare i soccorsi. Così, i due ragazzi hanno percorso a piedi il tragitto verso l'ospedale Vannini. Questo episodio ha attirato l'attenzione non solo dei media, ma anche della politica, con una manifestazione di solidarietà programmata per il 4 gennaio in piazza Malatesta.
L'evento ha lasciato segni indelebili su Matteo e Sthepano, che portano con sé le cicatrici fisiche e psicologiche dell'aggressione. Gli investigatori stanno ora lavorando per identificare i responsabili di questo atto di violenza, mentre la comunità si unisce contro l'odio e l'intolleranza. "Siamo ancora sotto choc" hanno dichiarato le vittime, implorando un cambio culturale e sociale per evitare che simili atrocità avvengano in futuro.