Bosch abbandona l'Italia: 160 lavoratori a rischio licenziamento nella crisi di Edim
2024-11-15
Autore: Giulia
La multinazionale tedesca Bosch ha deciso di vendere le attività della sua controllata Edim, una mossa che colpirà duramente il mercato del lavoro italiano, specialmente nel Nord. La vendita, che vede in pericolo 160 posti di lavoro, deriva da una crisi che affligge Bosch a causa del rallentamento del settore automobilistico, il quale costituisce una parte vitale del suo business.
Edim si specializza nella produzione e lavorazione di alluminio pressofuso, ma la sua importanza per Bosch sembra essere diminuita nel contesto attuale. Attualmente impiega circa 360 persone, e la proposta di esubero riguarderà quasi la metà della forza lavoro. I dipendenti interessati si trovano principalmente nelle due fonderie: una a Villasanta, in provincia di Monza e Brianza, e l'altra a Quero, in provincia di Belluno.
L’annuncio ufficiale è stato dato dai sindacati, che hanno partecipato a una riunione con la direzione aziendale di Edim. I rappresentanti sindacali hanno definito inaccettabile la decisione di ricorrere ai licenziamenti, sottolineando come questa scelta avrà ripercussioni devastanti per le famiglie dei lavoratori e per il tessuto sociale delle comunità locali. Le sigle sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno dichiarato che le motivazioni economiche comunicate dalla direzione aziendale non possono giustificare il sacrificio dei lavoratori.
La crisi di Bosch non è isolata, ma è parte di una più ampia difficoltà che ha colpito il settore automotive in Europa. In un panorama di transizione energetica e di crescente pressione per modernizzare le proprie linee produttive, diversi giganti automobilistici, tra cui Stellantis e Volkswagen, stanno affrontando sfide simili, portando alla chiusura di stabilimenti e all’annuncio di migliaia di licenziamenti. Già nelle settimane scorse, Bosch aveva annunciato l'intenzione di ridurre la forza lavoro di circa 7.000 dipendenti, e l'amministratore delegato Stefan Harung ha lasciato intendere che potrebbero seguire ulteriori tagli.
Questa situazione mette in evidenza le fragilità che caratterizzano il settore industriale europeo e la necessità di interventi governativi per sostenere i lavoratori e proteggere i posti di lavoro. Con la vendita delle attività di Edim, emergono interrogativi su quali siano le implicazioni per il mercato italiano e come i lavoratori interessati possano trovare nuove opportunità in un mercato già saturo.