
Borsa Italiana: Shock e Opportunità nella Seduta del 20 Marzo 2025
2025-03-20
Autore: Luca
La Borsa Italiana ha concluso la giornata del 20 marzo 2025 con un crollo significativo, registrando ribassi in tutti i principali indici. Il FTSEMib ha chiuso con un calo dell'1,32%, a 39.188 punti, dopo una giornata caratterizzata da forti oscillazioni tra un minimo di 38.946 e un massimo di 39.826 punti. Anche il FTSE Italia All Share ha subito una perdita dell'1,28%, seguita dalle performance negative del FTSE Italia Mid Cap (-0,76%) e del FTSE Italia Star (-0,43%). Il controvalore degli scambi è salito a 3,82 miliardi di euro, un aumento rispetto ai 3,62 miliardi della seduta precedente, indicando un interesse sostenuto nonostante le perdite.
Nel frattempo, il Bitcoin ha raggiunto un livello critico, scivolando a 84.000 dollari (circa 77.500 euro), suscitando preoccupazioni tra gli investitori. Lo spread Btp-Bund si è ampliato oltre i 105 punti, con il rendimento del Btp decennale che è salito al 3,85%, alimentando l'incertezza nel mercato.
L'euro ha mostrato una leggera ripresa, tornando a valere 1,085 dollari, ma permane un clima di vendita tra i titoli bancari che hanno visto i ribassi più marcati. In particolare, BancoBPM ha perso il 2,1%, scendendo a 10 euro, mentre Banca MPS ha registrato una flessione del 2,35%, chiudendo a 7,636 euro. Le performance di altri colossi come IntesaSanpaolo (-2,91% a 4,804 euro) e UniCredit (-2,8% a 53,41 euro) non sono state migliori.
Anche i titoli automobilistici hanno vissuto una giornata nera, con Stellantis che ha chiuso a -2,99% a 11,272 euro e STM, il gigante della microelettronica, che ha perso un preoccupante 3,74%, scivolando a 22,645 euro.
In controtendenza, A2A ha visto un ribasso del 3,2% a 2,235 euro, nonostante abbia recentemente pubblicato risultati finanziari che evidenziavano un calo dei ricavi ma un miglioramento della redditività. La società ha anticipato le previsioni per l'esercizio in corso e ha comunicato la proposta di dividendo, ma gli investitori sembrano essere scettici.
D'altra parte, NEXI ha brillato con un incremento del 4,12% a 5,456 euro, grazie a voci di corridoio che parlano dell'interesse del fondo americano TPG per alcune attività strategiche dell'azienda. Questa notizia ha sicuramente ravvivato l'ottimismo tra gli investitori.
Infine, Industrie De Nora ha continuato a soffrire, con un drastic attitude dell'8,87% portando il titolo a 7,035 euro. La forte correzione di questa azienda, seguita da un notevole calo nelle quotazioni, ha destato l'attenzione degli analisti, suggerendo che ci potrebbe essere spazio per riprese future in un contesto di mercato altrimenti instabile.
In sintesi, la giornata è stata caratterizzata da forti movimenti e opportunità, con un'avvertenza per gli investitori a cercare segnali di ripresa in un panorama economico incerto.