Finanze

Borsa Italiana: il crollo dei mercati prosegue nel 2025

2025-04-07

Autore: Luca

Lunedì 7 aprile 2025 è stato un giorno da dimenticare per la Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee, con ribassi che hanno toccato il 5-6% in apertura. Questo calo segna una prosecuzione della pesante correzione che ha scosso i mercati nell’ultima settimana. Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management, prevede che la volatilità finanziaria rimarrà alta nelle prossime settimane. L'analista sottolinea che i mercati, attualmente privi di fiducia, necessiteranno di segnali positivi per manifestare un cambiamento significativo. Haefele ha anche evidenziato che, storicamente, i periodi di stress offrono potenziali ricompense agli investitori diversificati che rimangono fedeli alle loro strategie o decidono di investire capitali aggiuntivi.

Alle 11.50, l’indice FTSEMib segnava un crollo del 5,63%, attestandosi a 32.698 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 31.946 e un massimo di 34.305 punti. Anche il FTSE Italia All Share seguiva un trend negativo, perdendo il 5,56%. Il FTSE Italia Mid Cap e il FTSE Italia Star non erano da meno, registrando rispettivi ribassi del 4,82% e del 4,9%.

In una nota positiva, il bitcoin ha superato i 76.000 dollari (circa 69.500 euro) dopo aver toccato un minimo intraday di 74.600 dollari. Tuttavia, lo spread tra Btp e Bund oscillava già tra i 120 e i 125 punti, con il rendimento del Btp decennale fissato al 3,75%, mentre l'euro si trovava a 1,095 dollari, mostrando debolezza rispetto al biglietto verde.

Il settore bancario ha vissuto una giornata nera, con titoli come UniCredit (-5,68% a 41,375 euro) e IntesaSanpaolo (-7,19% a 3,8325 euro) particolarmente colpiti. Monte dei Paschi di Siena ha registrato una flessione del 7,38%, mentre la Popolare di Sondrio ha subito un significativo crollo del 7,62%.

Anche il settore petrolifero ha subito un duro colpo con il prezzo del greggio a New York (contratti maggio 2025) che è sceso a 59,5 dollari al barile. ENI ha lasciato sul terreno il 6,44% a 12,212 euro, mentre Saipem ha visto un ribasso del 6,54% a 1,6715 euro e Tenaris un -5,59% a 14,605 euro.

Tra le peggiori performance della giornata spicca Iveco Group, che crolla dell'8,72% a 11,935 euro. Anche Generali ha chiuso in rosso, con una flessione del 4,7% a 29 euro. In un contesto di movimenti azionari significativi, si segnala che UniCredit ha aumentato la propria partecipazione in Generali dal 5,229% al 5,543% già il 1° aprile 2025, secondo le comunicazioni diffuse dalla Consob.

In conclusione, il clima incerto e le turbolenze sui mercati sollevano preoccupazioni sui futuri investimenti, mentre gli esperti raccomandano cautela e attenzione all'evoluzione della situazione.