Tecnologia

Bitcoin e Ethereum: 21Shares CHIUDE 2 ETF negli USA. Preoccupazioni inspiegabili?

2025-03-16

Autore: Alessandra

21Shares, uno dei principali gestori di ETF nel settore delle criptovalute, ha annunciato la chiusura di due dei suoi fondi dedicati a Bitcoin e Ethereum. Molti media hanno amplificato questa notizia, facendo sembrare che si trattasse della fine di due dei fondi più importanti nel mercato.

Tuttavia, la verità è molto diversa: 21Shares ha semplicemente deciso di chiudere i suoi ETF che investivano sui futures di ETH e BTC, prodotti che non hanno mai ottenuto un grande consenso tra gli investitori e che presentavano costi insostenibili. Questa decisione è quindi più che comprensibile. Infatti, con l'esistenza di futures al CME, gli investitori possono tranquillamente accedere a derivati simili senza le inefficienze degli ETF sui futures, che ora sembrano obsolete, specialmente dopo il successo degli ETF Spot per Bitcoin ed Ethereum.

Ma siamo davvero di fronte a un segnale di declino del mercato delle criptovalute? Assolutamente no! Al contrario, il settore degli ETF su BTC ed ETH continua a prosperare e cresce continuamente, indipendentemente dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine.

Cosa ha chiuso effettivamente 21Shares?

I fondi chiusi sono l'ARK21Shares Active On-Chain Bitcoin Strategy ETF e l'ARK21Shares Active Bitcoin Ethereum Strategy. Questi prodotti, associati ai futures su Bitcoin e Ethereum, non hanno mai attirato grandi flussi di capitale e non hanno avuto successo sul mercato. La liquidazione dei due ETF è stata comunicata da 21Shares US LLC come parte di una revisione strategica del proprio portafoglio, per adattarsi meglio alle esigenze del mercato e ai gusti della clientela, in un contesto di asset digitali in continua evoluzione.

Non si può parlare di chiusure frettolose, mentre ci si aspetta una transizione naturale verso prodotti più maturi e in linea con l’andamento attuale del mercato, come ben sottolinea il comunicato stampa dell'azienda.

Perché questi ETF sono così poco graditi?

Il motivo è semplice: per molti investitori, gli ETF sui futures sono diventati obsoleti. Hanno costi superiori, modalità di replica più complesse e competono direttamente con gli ETF Spot, che si dimostrano più efficienti e attraenti per gli utenti, come dimostrano i dati.

In questo panorama, è normale che prodotti con bassa domanda vengano ritirati dal mercato. Questo non è un campanello d'allarme, ma piuttosto una gestione ordinaria che riflette un settore in crescita e in continua evoluzione. Nonostante la chiusura di questi ETF, ci sono sempre più nuovi prodotti sul mercato, segno di un settore che non solo sopravvive, ma si sviluppa attivamente, anche con l'influenza di realtà come 21Shares.