
Bergomi: "Atalanta, sogno scudetto! Ha ragione Gasperini quando dice..."
2025-03-18
Autore: Luca
Gasperini ha dichiarato: "Questa sconfitta non ci ridimensiona."
«Ha ragione. L’Inter non è la Juve, eppure nel primo tempo l’Atalanta ha mostrato un buon gioco. Dopo aver avuto qualche difficoltà iniziale, la squadra ha preso in mano la partita. Ho notato una maggiore attenzione da parte dei giocatori: alcune scelte difensive sono state diverse, mostrando intelligenza nel capire quando abbassarsi senza rischiare. Fino al gol, la squadra non si è mai distratta. Non dobbiamo concentrarci solo sul risultato», ha commentato Bergomi.
Tuttavia, l’Inter nelle ultime partite ha dimostrato di essere più forte.
«Non possiamo considerare l’andata perché era un’Atalanta ormai "sfasata". L’Inter, invece, è abituata a queste situazioni e ha un’esperienza superiore. Le otto vittorie consecutive parlano chiaro: questa squadra si abbina perfettamente al gioco dell’Atalanta. È difficile contrastarla, perché riesce a manovrare benissimo sia nella metà campo avversaria che nella propria», ha aggiunto Bergomi. L’Atalanta ha faticato a trovare il tempo giusto per ripartire, a differenza di altre squadre di alto livello come la Juve.
In merito alle assenze di giocatori chiave come Scamacca, Scalvini e Kossounou, Bergomi ha detto: «Si tratta di infortuni traumatici con tempi di recupero lunghi. Anche Gasp ha avvertito la mancanza di alternative per i due centrali di centrocampo, che sono fortissimi, soprattutto nei momenti in cui è necessario rallentare il gioco».
È l’Atalanta troppo dipendente da Lookman e Retegui?
«Sì, manca un po' il contributo degli esterni, persone più propense agli assist che ai gol. Quello che mi sorprende di più sono le difficoltà che l’Atalanta sta avendo in casa: davvero inaspettate», ha osservato.
Molti dei gol subiti arrivano da palle inattive?
«L’Atalanta utilizza una sorta di "zona mista", ma non c'è una marcatura specifica che impedisce di subire reti. È più una questione di attenzione mentale. Nel primo tempo, hanno concesso tanto, e dopo l'interruzione, l'Inter è subito tornata in carreggiata mentre l'Atalanta ha faticato a riprendere il controllo».
E riguardo all'ideale di Gasperini sul sognare l'impossibile?
«Credo che sia giusto sognare. Tutti ci credevano, e i segnali devono arrivare: l’anno scorso Inzaghi parlava della seconda stella, ora ha mostrato tre dita. Perché non parlare della Juve da scudetto quando era a -6 e poteva ancora agguantare l'Atalanta? E perché non sognare lo scudetto se, battendo l’Inter, l’Atalanta poteva trovarsi in vetta con 61 punti?», ha proseguito.
Ma l’Atalanta può ancora crederci?
«Adesso è più difficile. C’è ancora tempo, ma l’Inter ha dato una bella scossa, soprattutto dal punto di vista mentale».
Bergomi prevede che l’Atalanta subirà un contraccolpo?
«Non è come la Juve che perde 4-0 in casa e poi va a Firenze e ne prende altri tre. La squadra di Gasperini ha dei valori, un forte senso di appartenenza e giocatori che incarnano il DNA dell’Atalanta. Focalizzandosi su questo, sul loro allenatore e sulla loro gente, sono convinto che la Dea possa rialzarsi e ripartire verso nuovi obiettivi. Non dimentichiamo che in questa stagione la lotta per il titolo è ancora aperta, e l’Atalanta ha tutte le carte in regola per essere protagonista fino alla fine.