Una tragedia che ha dell'incredibile è emersa a Bergamo, dove una figlia si trova ora al centro di un'indagine dopo aver tenuto il corpo della madre nella propria casa per ben dodici mesi.

Le parole drammatiche della figlia, rivelando alla polizia la sua versione dei fatti, hanno lasciato tutti basiti: «Non volevo lasciare andare via la mamma». Una dichiarazione che solleva interrogativi inquietanti sulla psicologia di chi vive in un profondo stato di dolore e negazione.

La figlia è attualmente indagata non solo per occultamento di cadavere, ma anche per truffa. Si sospetta che potesse intascare le pensioni della madre defunta, alimentando il mistero che circonda questa vicenda agghiacciante.

Per fare luce sulla questione, è stata disposta un'autopsia da esperti in corpi mummificati, per determinare le cause della morte e la data effettiva del decesso. Un caso che certamente porterà a ulteriori sviluppi, mentre la comunità rimane scioccata da una storia tanto inquietante.

La situazione invita a riflettere sulla solitudine e sul dolore che molte persone vivono in silenzio, ma apre anche spunti di discussione sulle responsabilità legali e morali.