
Auto Usate Importate: Scopri i Paesi Preferiti dagli Italiani e i Rischi Nascosti
2025-03-29
Autore: Chiara
In un'epoca in cui le automobili viaggiano di più dei loro proprietari, è raro che un veicolo rimanga per tutta la sua vita nello stesso Paese. Spesso, dopo qualche anno di utilizzo, viene venduto e ricomincia il suo percorso altrove. In Italia, questa dinamica è diventata una consuetudine: le importazioni di auto usate continuano a crescere inesorabilmente, con un particolare affetto per le vetture tedesche e francesi. Ma attenzione: le apparenze possono ingannare. Quando si parla di importazione, i rischi sono molti e seri. Chilometri manomessi, incidenti pregressi occultati o riparazioni di scarsa qualità sono più comuni di quanto si possa pensare. Infatti, secondo uno studio di carVertical, chi spera di aver fatto un affare spesso si trova a dover andare dal meccanico ancor prima di sostituire le gomme.
Il Report del 2024
Il 2024 ha rivelato nuovamente che la Germania domina la classifica dei Paesi da cui provengono le auto usate importate in Italia, con ben il 33% dei veicoli controllati provenienti da lì. A seguire, la Francia con il 15%, il Belgio (9%), la Polonia (6,8%) e la Romania (6,7%). Matas Buzelis, esperto di settore e portavoce di carVertical, spiega: "Gli acquirenti italiani tendono a preferire veicoli che hanno avuto origine in Germania. Questo è dovuto al fatto che molti veicoli lì vengono restituiti alle concessionarie al termine del leasing, garantendo un flusso costante di auto in ottime condizioni".
Le vetture francesi e belghe hanno il loro appeal: i controlli sulla manutenzione sono severi, offrendo una maggiore tranquillità a chi acquista. Dare uno sguardo oltre i confini nazionali apre a un ampio ventaglio di opzioni: più modelli e margini di trattativa per trovare l'offerta giusta al prezzo giusto. Tuttavia, non è sempre sicuro che questa sia l'opzione migliore, ed è fondamentale sapersi destreggiare.
Come sottolinea Buzelis, "affrettarsi a concludere un affare senza una verifica adeguata può comportare seri rischi". I dati parlano chiaro: il 15% delle auto importate dalla Romania presenta contachilometri alterati. Dopo, si trovano Lituania (12%), Stati Uniti (11%), Polonia (10%) e Belgio (7%). La manomissione del chilometraggio è un fenomeno ancora molto diffuso e difficile da rilevare.
La Questione della Condivisione dei Dati
Purtroppo, molti Paesi non condividono informazioni sullo storico dei veicoli, creando un vantaggio per i venditori disonesti. "In alcuni casi, gli acquirenti non si rendono nemmeno conto che la loro auto è stata importata. Ciò consente di nascondere gravi criticità, come incidenti passati, il chilometraggio reale o addirittura furti", spiega Buzelis. Un ulteriore problema è rappresentato dai veicoli incidentati e riparati con pezzi di scarsa qualità. Sulla carta, potrebbero sembrare perfetti, ma dopo qualche mese i problemi emergono. In quel momento l'acquirente si rende conto di aver speso più di quanto dovuto.
Conclusione
Pertanto, è fondamentale per gli acquirenti italiani informarsi e verificare attentamente prima di effettuare un acquisto di auto usate importate. Conoscere i principali mercati e le problematiche associate potrà fare la differenza tra un affare vantaggioso e una spesa inutile.