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Aurora: il primo computer quantistico fotonico scalabile e connesso al mondo
2025-01-28
Autore: Alessandra
Da decenni, i computer tradizionali basano le loro operazioni sugli elettroni, ma la scienza ha dimostrato che i fotoni, le particelle di luce che viaggiano a una velocità stupefacente di circa 300.000 km/s, offrono un potenziale senza pari. Tuttavia, sfruttare i fotoni per costruire dispositivi informatici ha presentato significative difficoltà, poiché la loro interazione con i circuiti elettronici convenzionali è complessa.
Fino ad oggi! Xanadu ha inaugurato una nuova era con la presentazione di Aurora, il primo prototipo al mondo di computer quantistico fotonico scalabile e modulare. Con questo dispositivo rivoluzionario, i centri dati quantistici diventano realtà.
Aurora è un sistema all'avanguardia con 12 qubit, realizzato attraverso quattro rack modulari che ospitano ben 35 chip fotonici interconnessi tramite 13 km di fibra ottica. A differenza di altri computer quantistici, Aurora opera a temperatura ambiente, eliminando il bisogno di costosi e complicati sistemi di raffreddamento. Questo non è solo un vantaggio pratico, ma rappresenta un notevole passo avanti per l'industria.
La vera forza di Aurora risiede nella sua scalabilità. Il team di Xanadu prevede che il sistema possa essere ampliato fino a migliaia di rack e milioni di qubit, progettando così enormi centri dati quantistici basati su fotoni.
Le prestazioni di Aurora sono già impressionanti: in recenti test, i ricercatori sono riusciti a creare uno stato di entanglement su larga scala utilizzando 86,4 miliardi di modi temporali dei fotoni in sole due ore. Questo non solo testimonia la capacità del computer di eseguire calcoli complessi, ma dimostra anche la sua tolleranza agli errori, in grado di rilevare e correggere eventuali problemi. Un'innovazione sorprendente è l'utilizzo del codice a ripetizione foliato per la correzione degli errori, che distribuisce le informazioni su più qubit fisici, aumentando ulteriormente l'affidabilità dei calcoli quantistici.
Ciononostante, Aurora non è priva di sfide. La perdita di segnale è uno dei problemi principali, e diventa sempre più critica man mano che il sistema si espande. Christoph Simon, esperto di informatica quantistica dell'Università di Calgary, avverte che saranno necessarie nuove tecnologie per ridurre drasticamente queste perdite e garantire prestazioni ottimali su scala più ampia. Anche l'integrazione di componenti altamente sofisticati sarà fondamentale per competere con i più grandi data center.
Nonostante i limiti attuali, il potenziale di Aurora è straordinario e nei prossimi anni potremmo assistere a un'evoluzione di sistemi simili, aprendo la strada a applicazioni reali in settori critici come la crittografia, l'ottimizzazione e l'intelligenza artificiale. Preparatevi a un futuro informatico radicalmente diverso: il mondo della tecnologia quantistica è appena iniziato a svelarsi!