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Argentina: Milei e il Parlamento in rotta di collisione per le nomine alla Corte Suprema

2025-04-04

Autore: Francesco

In Argentina è scoppiata una tempesta politica tra il governo di Javier Milei e il Parlamento, in merito alla controversa nomina di due giudici per la Corte Suprema. Il Senato ha infatti rigettato con una netta maggioranza entrambe le candidature presentate dal presidente.

Questa situazione ha spinto Milei a rendere ufficiali le nomine tramite decreto, in un tentativo di evitare una bocciatura imminente da parte della camera alta, dando così origine a una crisi istituzionale che potrebbe avere ripercussioni significative sul sistema giuridico del paese.

Per complicare le cose, uno dei candidati, il potente giudice federale Ariel Lijo, ha già deciso di rinunciare all'incarico. Lijo, noto per la sua competenza, ha scelto di mantenere il suo ruolo al comando di un tribunale che gestisce la maggior parte delle controversie politiche, piuttosto che accettare un posto nella Corte Suprema incerto e criticato.

L'altro candidato, Manuel García-Mansilla, ha accettato l'incarico per decreto e ha iniziato a lavorare da alcune settimane. La sua nomina è già contestata e tutte le decisioni che ha firmato potrebbero essere impugnate. Attualmente, su di lui pende un'ordinanza cautelare che gli vieta di partecipare a ulteriori attività della Corte Suprema, alimentando speculazioni su un possibile caos giuridico futuro.

Questa situazione non solo evidenzia le tensioni tra l'esecutivo e il legislativo, ma solleva interrogativi sul futuro della giustizia in Argentina e sulla capacità del governo di Milei di mantenere il controllo e l'autorità in un contesto politico sempre più frammentato.