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Antonio Conte e il suo complicato rapporto con i giocatori estrosi

2025-01-17

Autore: Maria

Il Napoli è in procinto di cedere l'attaccante georgiano Khvicha Kvaratskhelia al Paris Saint-Germain per una cifra che si aggira attorno agli 80 milioni di euro. Questa mossa sorprende, considerando la rarità con cui le squadre lasciano partire i loro migliori elementi in gennaio, ma diventa comprensibile alla luce della filosofia di allenamento di Antonio Conte. Sin dagli scorsi mesi, si è parlato di un possibile addio di Kvaratskhelia, che cerca nuove sfide e opportunità, dopo due stagioni con il Napoli, una delle quali è stata eccezionale con la vittoria dello Scudetto, mentre l'altra è stata più deludente con il decimo posto finale in campionato.

I dubbi sul rapporto tra Kvaratskhelia e Conte si sono rivelati fondati. Nonostante il georgiano abbia segnato cinque gol e fornito tre assist, è apparso spesso fuori posto all'interno della rigida struttura tattica imposta dall’allenatore. Conte, noto per la sua disciplina e il rigoroso rispetto delle posizioni e dei compiti, ha sempre preferito giocatori che seguono con attenzione le sue direttive, piuttosto che calciatori estrosi e creativi a meno che non riescano a integrarsi perfettamente nel suo sistema.

Kvaratskhelia è un giocatore di talento, ma fonda il suo gioco sulla libertà d'azione e sulla capacità di superare gli avversari in modo imprevedibile, caratteristica che mal si concilia con l'approccio metodico di Conte. Quest’ultimo ha tentato di impiegarlo nel 4-3-3, ma il problema principale è sempre stato l’adattamento al sistema di gioco.

Analisi recenti hanno mostrato un crollo nelle sue statistiche riguardo i dribbling tentati e riusciti, suggerendo che Conte non ha fatto abbastanza per costruire un ambiente favorevole che valorizzasse le sue doti migliori.

Nel corso della sua carriera, Conte ha dimostrato di avere difficoltà nel gestire giocatori particolarmente creativi. Infatti, durante la sua permanenza alla Juventus, ha spinto per l’acquisto di Eljero Elia ma lo ha utilizzato molto poco. Al Chelsea, Oscar ha deciso di lasciare il club dopo sei mesi proprio a causa del poco utilizzo sotto la direzione di Conte.

Tuttavia, ci sono state eccezioni come Eden Hazard, che ha avuto una stagione brillante sotto il suo comando, nonostante poi abbia rivelato una certa frustrazione per gli allenamenti intensi e rigorosi.

La storia insegna che mentre alcuni giocatori faticano ad adattarsi al genero di gioco di Conte, altri hanno trovato un miglioramento significativo grazie alla sua leadership. Emanuele Giaccherini e Victor Moses sono esempi di come la disciplina di Conte possa trasformare atleti in drive della squadra, nonostante non fossero percepiti come tra i più talentuosi.

Oltre a Kvaratskhelia, si fa anche il nome di Dan Ndoye del Bologna come possibile sostituto, un attaccante che, pur non brillando per capacità realizzativa, si distingue per il suo lavoro di movimento. È cruciale per Conte avere giocatori pronti a offrire disciplina e applicazione, e per questo i fuoriclasse dallo stile più libero possono trovarsi in difficoltà.

In definitiva, il passaggio di Kvaratskhelia al PSG non sarà solo un trasferimento di un grande talento, ma segnerà anche un potenziale risveglio per lui e per Conte, che dovrà continuare a puntare su un modello di squadra che richiede rigore e dedizione.