Nazionale

Andrea Prospero: Arrestato per istigazione al suicidio il presunto colpevole della tragedia a Perugia

2025-03-17

Autore: Francesco

Un'importante svolta ha colpito l'attenzione pubblica nel caso della morte del giovane Andrea Prospero, rinvenuto privo di vita in un bed and breakfast a Perugia il 29 gennaio scorso. La Procura di Perugia ha richiesto e ottenuto gli arresti domiciliari per un ragazzo della provincia di Roma, accusato di istigazione al suicidio.

L'identità del sospettato è emersa grazie all'analisi condotta dalla polizia postale sui telefoni trovati accanto al corpo di Andrea e sulle chat di Telegram, dove il ragazzo era registrato con due soprannomi diversi.

Recentemente, l'autopsia ha confermato che la morte del 19enne, studente di informatica al primo anno a Perugia e originario di Lanciano, è avvenuta dopo l'assunzione di elevate dosi di barbiturici, rinvenuti nelle confezioni vicino al cadavere. Tuttavia, emergono ora inquietanti segnalazioni che suggeriscono che Andrea potrebbe essere stato indotto a togliersi la vita dopo essere entrato in contatto con un giro di hacker informatici.

Focus sulle indagini nel mondo del web

Durante le indagini, sono state trovate nell'appartamento affittato per lui una sessantina di schede SIM e due carte di credito intestate a persone diverse. Gli inquirenti hanno concentrato gli sforzi sul settore informatico: la polizia ha esaminato le SIM e il computer rinvenuti nella stanza, insieme ad una serie di farmaci. I dettagli delle indagini saranno rivelati in una conferenza stampa prevista per le 12 nella questura.

Il padre di Andrea, Michele Prospero, ha dichiarato: “Finalmente si incomincia ad avere giustizia per Andrea; sicuramente ci saranno ulteriori scoperte”, esprimendo un misto di speranza e angoscia. La famiglia del giovane non ha mai accettato l'idea che si sia tolto la vita volontariamente. Andrea era descritto come un ragazzo timido e riservato, senza alcun legame con ambienti criminali e senza particolari doti informatiche, il che rende ancora più inquietante il sospetto che possa essere stato coinvolto in questo oscuro mondo ancor prima del suo arrivo a Perugia.

Intanto, il caso scuote la comunità locale, sollevando interrogativi sulla sicurezza online e i rischi derivanti dall'ingresso in gruppi pericolosi su internet. I familiari di Andrea sperano che la verità venga a galla e che la giustizia prevalga, mettendo in luce un problema che coinvolge molti giovani ai giorni nostri.