Salute

"Allerta Rosso per la Sanità: Il Sistema Sanitario Nazionale è in Crisi!"

2025-01-02

Autore: Luca

Dal 1978, l'anno di nascita del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), la salute pubblica italiana non ha mai affrontato una situazione tanto preoccupante. I principi fondamentali di universalità, uguaglianza e equità che dovrebbero essere alla base della sanità nazionale appaiono ormai come ricordi lontani. La situazione attuale è tanto grave da preoccupare anche i più ottimisti, soprattutto con la destra al comando a livello locale, regionale e nazionale.

Il gruppo consiliare "Guardiagrele per tutti" ha lanciato un allarme, evidenziando che, sotto l'amministrazione di Di Prinzio, non è stato fatto alcun passo concreto per garantire un futuro per l'ospedale SS. Immacolata. Le scelte passate delle giunte di centrosinistra non sono state migliori: dalla mancata creazione della Rems alla bocciatura di una proposta di 80 posti letto per i non acuti, fino all'illusione della creazione di un ospedale di area disagiata prima delle elezioni. Ogni iniziativa ha difettato di una visione a lungo termine, con ricorsi persi fino al Consiglio di Stato e perfino l'inaugurazione dell'ospedale di comunità è stata ignorata.

Dal 2020, la destra ha aggiunto qualche prestazione ambulatoriale, ma il Punto di Primo Intervento (PPI) h24 è costantemente a rischio di riduzione a sole dodici ore. Questa minaccia è una chiara manifestazione delle intenzioni della dirigenza Asl di diminuire le già scarse risorse sanitarie locali. Durante l'estate, in nome delle ferie, due reparti sono stati accorpati, creando disagi significativi per i pazienti più vulnerabili, un problema che perdura.

La carenza di personale non è dovuta a dimissioni di degenti, come erroneamente riportato, ma è il risultato di politiche di tagli che colpiscono i più deboli. Il Centro Unico Prenotazioni (CUP) presenta continui malfunzionamenti, mentre il nuovo stabilimento sanitario resta purtroppo solo un miraggio.

La crisi non si limita a Guardiagrele: anche al pronto soccorso del Ss. Annunziata di Chieti, la situazione è drammatica, con pazienti costretti ad aspettare giorni o settimane per un letto. La scarsità di farmaci e personale rende la situazione insostenibile, aggravata dalla mancanza di servizi diagnostici e lunghe liste d'attesa, che spesso costringono gli utenti ad rivolgersi al privato.

I pazienti oncologici sono tra i più colpiti: farmaci essenziali come antinausea e antipiretici sono in scarsa disponibilità, e le sedute di chemioterapia vengono annullate a causa della mancanza di infusioni. Per molte famiglie ciò si traduce in costosi viaggi per cercare cure altrove o, nei casi più gravi, nella rinuncia a trattamenti indispensabili.

La situazione finanziaria della sanità abruzzese è allarmante: i debiti sono enormi e la gestione commissariale non ha portato a miglioramenti tangibili. Secondo l'Agenas, le Asl di Chieti, Pescara e Teramo raggiungono performance scadenti, con investimenti insufficienti e un marcato aumento della mortalità sul territorio.

Recentemente, il Presidente della Repubblica ha menzionato la crisi del SSN nel suo discorso di fine anno. È fondamentale che i cittadini non si arrendano: segnalare disservizi e informarsi sui diritti costituzionali e sulla normativa attuale, come il Decreto Liste d’attesa del 2024, è cruciale. Le associazioni locali sono pronte ad offrire supporto, ma è urgente un cambiamento decisivo e immediato da parte della giunta regionale! Agisci ora e fai sentire la tua voce!