
Allerta Rossa: La Nuova Convenzione Minaccia la Salute Mentale
2025-09-02
Autore: Sofia
L'emergenza della salute mentale in Italia
L'assistenza ai pazienti con disturbi psichiatrici rischia di subire un colpo devastante a causa di una nuova convenzione tra l'Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo e l'ASL Cn1. Questa intesa, destinata a entrare in vigore il prossimo autunno, promette di ristrutturare profondamente la collaborazione esistente da anni, sollevando preoccupazioni tra pazienti, famiglie e operatori del settore.
Un cambiamento che preoccupa
Attualmente, il sistema sanitario prevedeva turni notturni di "guardie attive", garantendo la presenza costante di medici in reparto. A partire dal 1° ottobre, invece, si prevede una drastica modifica: i medici saranno in "pronte disponibilità" da casa, intervenendo solo su chiamata. Questo cambiamento non solo riduce l'accesso immediato alle cure, ma anche la percezione di sicurezza per gli infermieri che, in caso di emergenza, dovranno gestire situazioni potenzialmente critiche senza un medico presente.
Implicazioni per pazienti e staff
La decisione di allontanare i medici dalle utenze ospedaliere potrebbe determinare una diminuzione della qualità delle cure per i pazienti del Dipartimento di Salute Mentale. Ad oggi, la presenza costante dei medici ha giocato un ruolo fondamentale nel garantire interventi tempestivi e efficaci.
Lavoro in solitudine e tensioni crescenti
Inoltre, il nuovo accordo elimina il diritto per il medico reperibile di ricevere un "smonto" o riposi compensativi, aumentando il rischio di burnout tra gli operatori sanitari. Queste modifiche pongono interrogativi seri sulla sostenibilità del sistema e sulla sicurezza per chi vive situazioni di emergenza psicologica.
Cosa ci riserva il futuro?
Con una scadenza che si avvicina rapidamente, pazienti e operatori attendono risposte concrete. La preoccupazione cresce: quali saranno le conseguenze reali di questo accordo sulla salute mentale in Italia? Una mobilitazione della comunità è fondamentale per garantire che la salute mentale non venga messa in secondo piano.