Allerta Gimbe: Manovra con un buco da 19 miliardi per il servizio sanitario!
2024-11-04
Autore: Francesco
Allerta Gimbe: Manovra con un buco da 19 miliardi per il servizio sanitario!
La Fondazione Gimbe lancia un forte allarme sulla manovra finanziaria del Governo, evidenziando la drammatica carenza di fondi per il servizio sanitario nazionale. Durante un'audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato, il presidente Nino Cartabellotta ha attaccato la manovra, dichiarando che senza "risorse adeguate e riforme coraggiose" saremo destinati a dire addio all'universalismo e all'equità, i principi fondamentali del nostro servizio sanitario.
Secondo i dati forniti, mancano all'appello ben 19 miliardi di euro necessari fino al 2030 per coprire anche le misure già varate. Nel 2025, l'aumento di 2,5 miliardi per il Fondo sanitario nazionale porterà la cifra totale a 136,5 miliardi, ma si tratta di un incremento esiguo, pari solo all'1% rispetto al 2024. Ancor più preoccupante è il calo della spesa sanitaria in percentuale rispetto al Pil: dal 6,12% nel 2024 si scenderà al 5,7% entro il 2029.
"Il progressivo aumento del Fondo sembra un miraggio", ha commentato Cartabellotta, aggiungendo che le misure previste per il periodo 2025-2030 richiedono oltre 29 miliardi, mentre le risorse allocate sono solo 10,2 miliardi. Ciò potrebbe costringere anche le Regioni più virtuose a tagliare i servizi o ad aumentare le imposte regionali.
Gimbe sottolinea inoltre l'assenza di misure chiave nel testo della manovra, come un piano straordinario per l'assunzione di medici e infermieri, l'abolizione del tetto di spesa per il personale, e risorse per affrontare il payback sui dispositivi medici e il continuo superamento del budget farmaceutico.
Critiche anche da parte di Anaao Assomed: “Con soli 50 milioni di euro destinati alla dirigenza medica, non ci aspettiamo che il problema della fuga di professionisti si risolva,” ha dichiarato Pierino Di Silverio, segretario nazionale del sindacato. La situazione è aggravata dal fatto che il 7,6% degli italiani rinuncia a cure per difficoltà economiche, mentre l'1,6% si indebita per accedere a servizi sanitari.
La manovra, dunque, sta creando un clima di crescente insoddisfazione tra i professionisti del settore. La mancanza di segnali forti nella sicurezza delle strutture sanitarie e negli aumenti stipendiali, che si traducono in soli 15 euro al mese per i medici e 7 euro per il personale sanitario, ha suscitato un forte malcontento. Il 20 novembre, sono stati annunciati scioperi nazionali per protestare contro queste scelte insufficienti e per chiedere azioni concrete per la valorizzazione dei professionisti della salute.
Che fine faranno le politiche sanitarie in Italia? L'allerta di Gimbe dovrebbe far riflettere le autorità e i cittadini: i nostri servizi sanitari sono a rischio e le risorse scarseggiano! Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e sviluppi in questa crisi sanitaria!