
Alemanno dal carcere: "Sovraffollamento e cure negate, una crisi insostenibile!"
2025-05-02
Autore: Giulia
La lettera choc di Gianni Alemanno
L'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha scritto una lettera sconvolgente al ministro della Giustizia Carlo Nordio, denunciando le condizioni allarmanti nel carcere di Rebibbia, dove è detenuto dal 31 dicembre. Con un tono accorato, Alemanno e il suo compagno di detenzione, Fabio Falbo, esprimono la loro profonda preoccupazione per il sovraffollamento crescente e per la mancanza di cure adeguate.
Una situazione carceraria insostenibile
Alemanno inizia la sua missiva affermando che la condizione delle carceri italiane è "insostenibile e contraria ai principi costituzionali". Sottolinea che la crisi richiede misure immediate e eccezionali, ben oltre i piani di costruzione di nuovi istituti penitenziari.
La necessità di alternative al carcere
I due detenuti insistono che il carcere dovrebbe essere l'ultima risorsa, invocando l'uso di alternative per ridurre la popolazione carceraria. "Devono essere esplorate tutte le misure alternative legali per evitare il sovraffollamento", scrivono, evidenziando anche la mancanza di cure adeguate.
Allerta rossa per la salute dei detenuti
Alemanno e Falbo mettono in evidenza le gravi carenze nel trattamento sanitario dei detenuti, avvertendo che la situazione potrebbe sfociare in tragedie. "Molti detenuti si trovano in condizioni di salute precarie e le certificazioni mediche spesso non portano a miglioramenti", avvertono.
Richieste urgenti per i detenuti anziani
Il tema della detenzione per gli anziani è cruciale. I due denunciano che molti ultraottantenni, non recidivi, vedono respinte le loro domande di detenzione domiciliare, contrariamente a quanto stabilito da una sentenza della Corte Costituzionale.
Un sistema carcerario al collasso
Le condizioni di sovraffollamento sono a livelli critici, con tassi che superano il 150%. Alemanno e Falbo affermano che gli Uffici di sorveglianza ignorano i reclami dei detenuti riguardo a condizioni di vita disumane, mentre la legislazione potrebbe offrire un rimedio immediato per chi vive in sovraffollamento.
Riforma urgente per i permessi premio
In merito ai permessi premio, Alemanno e Falbo chiedono una riforma urgente, sottolineando come una sentenza della Corte Costituzionale potrebbe risolvere ambiguità legislativa. Chiedono anche l'introduzione di un nuovo tipo di permesso che vada oltre le restrizioni attuali.
Ripristino dei diritti affettivi
Infine, i detenuti chiedono il ripristino di un numero adeguato di colloqui telefonici e la creazione di spazi dedicati ai legami affettivi nei penitenziari, sottolineando l’urgenza di ridare dignità alle relazioni umane all'interno delle prigioni.