Aldo Grasso distrugge la miniserie sulla vita di Leopardi: «Una caricatura» mentre il regista Rubini risponde con fermezza
2025-01-10
Autore: Chiara
La nuova fiction della Rai dedicata a Giacomo Leopardi ha suscitato un acceso dibattito tra pubblico e critici. Nonostante il notevole successo di ascolti, con oltre il 20% di share, il critico televisivo Aldo Grasso non ha usato mezzi termini per esprimere la sua delusione. Nella sua recensione sul Corriere della Sera, ha definito la serie, intitolata «Leopardi – Il poeta dell’infinito», una «parodia involontaria» che non riesce a rendere giustizia alla complessità del grande poeta marchigiano.
Grasso ha messo in discussione l’autenticità del progetto: «Che cos’è, un bignamino liberamente ispirato alla vita del poeta? È David Copperfield in versione recanatese?», ha esclamato, evidenziando come la recitazione e la tensione narrativa scarseggiassero. Secondo lui, la rappresentazione di Leopardi non avrebbe saputo andare oltre i classici luoghi comuni, mancando di profondità e chiarezza interpretativa.
Tuttavia, il regista Sergio Rubini ha prontamente replicato a queste critiche, enfatizzando l'importanza della figura di Leopardi e il valore culturale che la serie intende portare. «Leopardi è parte della nostra storia e dobbiamo raccontarlo con passione», ha dichiarato Rubini. La sua ambizione, come suggerisce, è quella di avvicinare nuove generazioni alla cultura italiana, proponendo temi e figure meno convenzionali rispetto ai personaggi storici più tradizionali come preti o commissari.
In un’epoca in cui le serie TV dominano il panorama dell’intrattenimento, Rubini ha difeso la sua visione, sostenendo che la Rai dovrebbe confrontarsi con il mercato attuale e attirare l’attenzione del pubblico con contenuti freschi e stimolanti. «I critici possono avere le loro opinioni, ma io credo che la mia opera possa fungere da spartiacque», ha concluso.
Questa polemica chiama in causa non solo l'industria televisiva italiana, ma anche il modo in cui la cultura viene interpretata e presentata al grande pubblico. Riuscirà «Leopardi – Il poeta dell’infinito» a trovare un equilibrio tra popolarità e sostanza, oppure il dibattito si inasprirà ulteriormente? Solo il tempo lo dirà.