Il presidente americano in carica, Joe Biden, ha dichiarato oggi che "stiamo facendo dei progressi reali sugli ostaggi a Gaza", sottolineando l'importanza dei negoziati in corso.

In Libano, il generale Joseph Aoun, 60 anni, è stato eletto nuovo presidente della Repubblica, un cambiamento che potrebbe influenzare la stabilità nella regione.

Recenti analisi statistiche sulla guerra a Gaza rivelano che il numero delle vittime potrebbe essere gravemente sottostimato: secondo il Ministero della Salute palestinese, il bilancio reale delle vittime potrebbe superare i 70.000, con il 59% di donne, bambini e anziani. Queste conclusioni provengono da uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet, condotto dai ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine.

In Cisgiordania e Gerusalemme Est, la situazione umanitaria è estremamente drammatica: il 90% della popolazione è sfollata, il 60% delle infrastrutture è distrutto e l'accesso agli aiuti umanitari è fortemente ostacolato. A causa di motivi burocratici, dieci progetti di cooperazione italiana, approvati nel 2023, sono rimasti bloccati. L'urgenza di affrontare questa crisi è stata denunciata da vari parlamentari del Partito Democratico.

D'altra parte, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha espresso che l'esercito di Israele elaborerà un piano per la completa sconfitta di Hamas qualora non si raggiunga un accordo sugli ostaggi prima dell'arrivo del nuovo presidente statunitense, Donald Trump.

La crisi in Medio Oriente continua a deteriorarsi, con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha dialogato con il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan sulla situazione in Siria, con l'obiettivo di una transizione pacifica.

L'Iran ha condannato gli attacchi statunitensi contro installazioni di armi legate ai ribelli Houthi in Yemen, accusando gli Stati Uniti di sostenere "il regime sionista".

Inoltre, le forze israeliane hanno confermato la morte di un ostaggio, Hamza Ziyadne, mentre continuano i colloqui per il rilascio degli ostaggi ancora in mano a Hamas. La violenza in Cisgiordania è in aumento, con attacchi da parte di coloni israeliani contro villaggi palestinesi, sollevando preoccupazioni per la sicurezza e i diritti umani nella regione.

Le scosse della guerra a Gaza stanno causando devastazione su larga scala, e le stime delle vittime continuano a crescere, sollevando allarmi internazionali sulle condizioni critiche dei civili colpiti dal conflitto. Gli Houthi hanno anche annunciato che non fermeranno gli attacchi alle navi nel Mar Rosso finché Israele non terminerà la sua offensiva a Gaza.

Questi eventi evidenziano la crescente complessità del conflitto e la necessità di un intervento urgente per prevenire una crisi umanitaria senza precedenti.