
Addio a "La Giocheria": i titolari spiegano il cambiamento dei bambini
2025-04-15
Autore: Alessandra
Chiude un'epoca a Cremona
Il 20 maggio segnerà la data della chiusura di uno dei negozi di giocattoli più amati di Cremona, "La Giocheria", situato in via Mantova. Con un cartello che proclama "Fuori tutto", il negozio si prepara a salutare non solo i propri clienti, ma anche un'intera generazione di ricordi.
La triste realtà di un settore in crisi
Paolo e Luca Bedulli, i fratelli che hanno gestito il negozio per 30 anni, esprimono la loro profonda tristezza. "Dopo 50 anni di attività, è difficile vedere un sogno svanire, ma dobbiamo accettare la dura realtà: il mondo sta cambiando e noi dobbiamo adattarci. I bambini di oggi preferiscono gli smartphone ai giocattoli tradizionali," affermano.
Un aneddoto significativo
Raccontando la loro esperienza, i Bedulli riportano un episodio recente: "La settimana scorsa, una famiglia è entrata nel negozio. Il più piccolo, di soli 3 anni, era così assorbito dal suo smartphone che non si è nemmeno interessato ai giocattoli esposti. Questo rappresenta perfettamente la sfida che affrontiamo oggi."
Il cambiamento nell'industria dei giocattoli
La scena dei giocattoli è radicalmente cambiata. "Oggi i Lego dominano il mercato, mentre le macchinine e le bambole sono sempre meno richieste. Abbiamo visto, però, un'incrinatura nei giochi da tavolo e un crescente interesse per le carte Pokemon," spiegano.
Un consiglio per i giovani imprenditori
Se un giovane volesse avviare un’attività simile, i Bedulli avvertono: "Il mercato dei giocattoli è in crisi e la maggior parte dei nuovi negozi oggi appartengono a catene. Sono almeno dieci anni che non vediamo più l'apertura di una nuova attività privata. I costi di gestione sono elevati e i consumi troppo bassi per sostenere piccoli negozi."
Un saluto pieno di nostalgia
Con la chiusura di "La Giocheria", Cremona saluta un luogo che ha fatti sognare bambini di diverse generazioni. I fratelli Bedulli, lasciando il negozio, sperano che questi ricordi continuino a vivere nei cuori di tutti coloro che sono passati da lì.