Finanze

Abi: rinvio delle imposte anticipate costa 4 miliardi alle banche, necessaria una riforma urgente

2024-11-08

Autore: Matteo

Rinvio delle imposte anticipate e costo per le banche

Secondo l'Abi, il recente rinvio dell'uso delle imposte anticipate (Dta) comporta un maggiore gettito globale di circa 4 miliardi di euro. Nella sua memoria sulla manovra presentata alla commissione Bilancio della Camera, l'Associazione bancaria italiana ha messo in evidenza che questa decisione si traduce in un costo significativo per le banche.

Impatto sul credito e sull'economia

L'Abi spiega che il rinvio nel tempo del recupero fiscale relativo a componenti di reddito negativi, che avevano già maturato i requisiti per la deducibilità, potrebbe rendere le banche meno propense a concedere prestiti, limitando così il sostegno all'economia. L’associazione ha chiesto una modifica della norma per chiarire le "incertezze interpretative" riguardo alla presenza di rappresentanti del Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) nei collegi di revisione delle società che ricevono fondi pubblici, suggerendo di escludere esplicitamente i soggetti privati.

Abrogazione dell'Ace e necessità di riforme fiscali

In aggiunta, l'Abi ha sottolineato come l'abrogazione dell'Ace (Aiuto alla Crescita Economica) abbia privato le imprese di uno strumento fondamentale per la loro patrimonializzazione e crescita. La reintroduzione di meccanismi fiscali simili è vista come vitale per stimolare la resilienza economica delle aziende e favorire un ambiente di investimenti. La salute finanziaria delle imprese, secondo l'Abi, è imprescindibile per una crescita economica duratura e sostenibile.

Importanza del Fondo di garanzia per le PMI

Riguardo al Fondo di garanzia per le PMI, l'Abi ha ricordato che il 31 dicembre 2024 scadrà il periodo sperimentale per la riforma del fondo. L’associazione ha evidenziato l'importanza di mantenere la capacità operativa del fondo ai livelli attuali, evidenziando i risultati positivi ottenuti nella facilitazione dell'accesso al credito per le piccole e medie imprese. Sono necessari adeguati rifinanziamenti per il 2025, nonché la conferma della regolamentazione introdotta con il Decreto Anticipi, al fine di garantire stabilità e programmabilità nelle attività di banche e imprese.

Chiamata all'azione per un supporto alle PMI

Con l'intensificarsi delle sfide economiche globali, congiuntura e tensioni geopolitiche, il supporto alle PMI e una politica fiscale chiara sono fondamentali per il rilancio dell'economia italiana. L'Abi sollecita quindi un intervento deciso e tempestivo da parte delle istituzioni per evitare che le banche, e di riflesso l'intero sistema economico, subiscano indotti negativi a causa di scelte fiscali poco chiare.