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A Wuhan, i taxi che si guidano da soli stanno cambiando il volto della mobilità
2025-01-19
Autore: Giulia
Da alcuni mesi, le strade di Wuhan, una grande città nella Cina centrale con oltre 11 milioni di abitanti, sono animate dalla presenza di taxi a guida autonoma. Questi veicoli, gestiti da Apollo Go, una filiale di Baidu, sono diventati un'alternativa popolare per i cittadini che desiderano viaggiare senza un autista. Attualmente, ci sono circa 500 di questi ‘robotaxi’ in circolazione, un numero che Baidu prevede di aumentare di un altro migliaio nei prossimi mesi.
Il costo per utilizzare questi servizi è estremamente accessibile grazie ai forti finanziamenti che Baidu ha messo in campo per incentivare l'utilizzo. L’impresa ha bisogno di raccogliere dati preziosi per migliorare la tecnologia di guida autonoma, che potrebbe poi essere applicata anche ai veicoli privati. L’area in cui questi taxi possono operare a Wuhan è di circa 3000 chilometri quadrati, una dimensione paragonabile all’intera Valle d’Aosta in Italia.
Questa iniziativa fa parte di una più ampia strategia del governo cinese, che due anni fa ha autorizzato i test sui veicoli a guida autonoma con l’obiettivo di superare le aziende occidentali nel settore della tecnologia automobilistica. Mentre le bizze della guida autonoma continuano a suscitare scetticismo in Occidente, Baidu e altre compagnie cinesi stanno spingendo sull'acceleratore, con l’obiettivo di rendere Wuhan il leader mondiale in questo campo.
Chiamare un taxi autonomo a Wuhan è piuttosto semplice: tramite un'app, gli utenti ricevono un codice da inserire una volta che il veicolo arriva. Quando il passeggero indossa la cintura di sicurezza, il taxi inizia a muoversi, utilizzando sensori avanzati, telecamere e laser per raccogliere informazioni sul traffico e l'ambiente circostante. Inoltre, si stima che questi taxi possano viaggiare a una velocità massima di 60 km/h, anche se spesso si muovono più lentamente rispetto a un autista umano, mostrando una cautela molto superiore.
Tuttavia, non mancano le sfide. La tecnologia di guida autonoma a volte reagisce in modo imprevedibile di fronte a situazioni stradali complesse. Ad esempio, se un’altra auto effettua un sorpasso brusco, è possibile che il taxi autonomo freni improvvisamente, segnalando una 'frenata d'emergenza'. Finora, secondo le notizie, non ci sono stati incidenti gravi coinvolgenti questi veicoli, ma una recente discussione si è incentrata su un caso in cui un robotaxi ha urtato un pedone che stava attraversando con il semaforo verde.
In aggiunta, ci sono divertenti video sui social media che mostrano i taxi a guida autonoma in situazioni bizzarre, come bloccarsi per evitare un sacchetto di plastica o rimanere fermi per mezz'ora a causa di indecisioni nel cambio di corsia. Le condizioni atmosferiche avverse, come la pioggia, hanno dimostrato di mettere a dura prova i sensori, aumentando il rischio di intoppi.
Nonostante la presenza di questi taxi rappresenti solo circa l’1% del totale dei taxi a Wuhan, l'impatto sui taxi tradizionali è già tangibile. I tassisti locali esprimono preoccupazione per il futuro della loro professione di fronte a veicoli autonomi che, a differenza degli esseri umani, non necessitano di pause per riposare. La trasformazione della mobilità urbana a Wuhan potrebbe segnare l'inizio di un nuovo corso nella storia dei trasporti pubblici.