'A Gaza, il Papa sotto attacco per l'uso della parola 'crudeltà' da parte di Israele
2024-12-21
Autore: Chiara
Una nuova crisi diplomatica è scoppiata tra Israele e Papa Francesco, dopo che il Pontefice ha denunciato la "crudeltà" verso i civili a Gaza in un discorso recente. La reazione di Tel Aviv è stata immediata, accusando il Papa di applicare "due pesi e due misure" nelle sue osservazioni. Il dibattito si è inasprito ulteriormente quando è emerso il caso del Patriarca Pierbattista Pizzaballa, la cui visita a Gaza per le festività natalizie è stata contestata: secondo Papa Francesco, il permesso di ingresso è stato negato, mentre secondo l'ambasciata israeliana è stato concesso.
Durante un incontro con i cardinali per gli auguri di Natale, Papa Francesco ha richiamato l'attenzione sulla situazione in Terra Santa, dichiarando: "Ieri il Patriarca non è stato lasciato entrare a Gaza come era stato promesso. E ieri, purtroppo, sono stati bombardati bambini. Questa è crudeltà, non guerra". Queste parole hanno colpito profondamente, mostrando un lato umano e diretto del Papa.
Il Ministero degli Esteri israeliano ha risposto con una nota di delusione, affermando che il Papa non tiene conto delle realtà del conflitto: "Le osservazioni del Papa sono particolarmente deludenti in quanto non considerano il contesto reale della lotta di Israele contro il terrorismo jihadista, che è iniziata il 7 ottobre e continua su più fronti". L'accusa di "due pesi e due misure" nei confronti del Papa è stata ribadita, evidenziando come tali dichiarazioni possano influenzare i delicati rapporti tra Israele e la Chiesa cattolica, che sta lottando per mantenere la sua presenza in territorio palestinese, particolarmente a Gaza e in Cisgiordania, zone in cui la comunità cristiana sta diminuendo.
In un ulteriore chiarimento, il Ministero ha affermato: "La vera crudeltà è quando i terroristi usano i bambini come scudi umani, mettendo in pericolo anche la vita di bambini israeliani. Il Papa ha scelto di ignorare questi fatti cruciali, come anche le azioni di Israele, che mirano a colpire i terroristi".
La tensione tra la Santa Sede e il governo israeliano si sta intensificando, mentre i leader religiosi locali sperano di continuare la loro missione pastorale in un clima sempre più difficile. La situazione di Gaza continua a essere critica, con gravi conseguenze per la popolazione civile e un bisogno urgente di dialogo e pace. Cosa succederà ora tra il Papa e Israele? La comunità internazionale osserva con attenzione, in attesa di sviluppi.