Finanze

1,2 MILIARDI di LIQUIDAZIONI: Il Crollo del Settore Crypto, ma Bitcoin Resiste!

2024-12-19

Autore: Sofia

Il mercato delle criptovalute ha subito un forte scossone, con 1,2 miliardi di liquidazioni nell'arco di sole 24 ore, quasi tutte di posizioni long. Questo drastico movimento è avvenuto dopo l'incontro del FOMC di ieri sera, suggerendo un forte scarico di posizioni da parte degli investitori.

Ma che dire, è davvero tutto perduto? Secondo le analisi, la recente correzione sembra essere legata alle previsioni economiche appena pubblicate, che non segnalano un imminente taglio dei tassi d'interesse per il 2025. Si pensava che ci sarebbero stati tre tagli, ma il nuovo aggiornamento prevede solo due.

In questo contesto, il settore crypto è in crisi. Bitcoin ha visto il suo valore scendere sotto i 98.000$, mentre le altcoin hanno avuto performance ancora peggiori. Ethereum, ad esempio, ha subito un vero e proprio crollo, mentre altre criptovalute come Dogecoin, Solana e XRP mostrano un rapporto di liquidazione allarmante rispetto alla loro capitalizzazione di mercato.

Un dato interessante è che non è Bitcoin a guidare le liquidazioni, nonostante la sua netta superiorità in capitalizzazione. Ciò evidenzia come Bitcoin rimanga un 'porto sicuro' in questo mare in tempesta delle criptovalute, continuando a resistere meglio rispetto ad altri asset più volatili.

Cosa ci riserva il futuro?

Sotto il profilo fondamentale, non sembra che la situazione sia cambiata drasticamente. Le previsioni del FOMC, sebbene basate su dati recenti, tendono a non essere molto affidabili negli scenari futuri. Infatti, queste analisi spesso provengono da presidenti di banche centrali locali, i quali possono peccare di mancanza di visione sul mercato.

Non saremmo affatto sorpresi se nel 2025 vedessimo diversi scenari rappresentati nei dot plot delle previsioni. Gli investitori devono rimanere vigili, poiché in un consolidato contesto di incertezze economiche, il mercato crypto continuerà a essere un terreno di battaglia per l'alta volatilità.